Il Museo della Satira riapre con una mostra dedicata a Renzi

Dopo le mostre dedicate, in anni ormai lontani, ai protagonisti della Prima Repubblica e Seconda Repubblica da Craxeide aBerlusconeide passando per Napolitaneide, arriva nella prossima estate, ad inaugurare la sede ristrutturata del Museo della Satira al Forte di Leopoldo I, la mostra Renziade. Da Rignano a Palazzo Chigi l’epopea del Sindaco degli Italiani”, una divertente e dissacrante mostra dedicata al presidente del Consiglio Matteo Renzi.
I migliori disegnatori satirici italiani si sono divertiti, con una punta di veleno, a mettere sotto la propria lente imprese, promesse, avventure politiche, facendo emergere da tutto ciò un sorprendente ritratto. Matteo Renzi è il personaggio che domina la scena politica italiana: con le sue espressioni, i suoi modi di fare, sempre affiancato dal suo gruppo di ministri e fidati collaboratori, rappresenta un’icona – sorprendentemente satirica – dell’Italia proiettata verso il 2020. Marilena Nardi, in copertina di catalogo, lo disegna seduto regalmente sul proprio nome, moderno granduca di Toscana, con corona e scettro fiorentino; il Renzi di Bucchi pensa, come Modugno, “che un sogno così non ritorni mai più”; Benny lo dipinge mirabilmente nei panni di Lorenzo il Magnifico; Bobo di Staino ammette ormai rassegnato che Renzi sia il nostro petrolio. “Dobbiamo usarlo cercando di limitarne i danni… dandosi da fare per sostituirlo al più presto con le energie rinnovabili”; Biani lo raffigura come Dorian Gray, che nello specchio vede Berlusconi; Vauro lo disegna mentre nasconde Verdini ai carabinieri, arrivati a prelevarlo; l’Istituto Lupe, gruppo di satirici popolari sul web, lo rappresenta in miriadi di fotomontaggi esilaranti, uno fra tutti, Renzi-sfinge di Cheope. Questi i disegnatori partecipanti: Achille Superbi, Allegra, Aloi, Altan, Athos Careghi, Beduschi, Benny, Beppe Mora, Bertolotti e De Pirro, Bicio Fabbri, Bucchi, Cecigian, Contemori, D. Paparelli, Darix, DM-Danilo Maramotti, Donarelli, F. Natali, Fabio Magnasciutti, F.Bianco, Frago, Franzaroli, Giannelli, Isca, Istituto Lupe, Lele Corvi, Leo, Leoni, Luca Garonzi, M. De Angelis, Ma – Mario Airaghi, Mannelli, Marco Careddu, Marco Scalia, Marengo, Massimo Presciutti, Mauro Biani, Migneco e Amlo, Milko, Minoggio, Nardi, Natangelo, Passepartout, Pat, Pillinini, PV, Ricciarelli, Riverso, Roberto Mangosi, Sergio Staino, Stefano Disegni,Vauro, Vincino.
A presentare in catalogo i disegni è Marco Damilano, firma politica dell’Espresso, che ha voluto analizzare il fenomeno Renzi, trovatosi come molti altri leader politici in passato, sulla strada della satira italiana al racconto politico. Damilano ci spiega come “con Matteo Renzi la rappresentazione benevola e solare che ogni potere vuole dare di sé si è fatta, definitivamente e grazie anche al dominio dei social network, compiuta auto-rappresentazione. Raffigurazione che non accetta mediatori, che si fa da sé”.