
Il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro ha stabilito la chiusura del campo rom comunale, di via Cimarosa a Torre del Lago, realizzato nel 2007 dalla giunta dell’allora sindaco, di centrosinistra, Marco Marcucci. “Credo che sia arrivato il momento di guardare le cose in faccia per come sono. Il modello dei campi nomadi è definitivamente superato – dice – ci avviamo quindi, alla dismissione di questo non-luogo di via Cimarosa, dove per anni la politica è stata assente e non è riuscita a progettare processi di inserimento socio-abitativo. Il 22 febbraio scorso è scaduto il secondo nulla osta concesso dal Parco di San Rossore per la continuazione del campo e la decisione, è stata quella di non richiedere proroghe ulteriori. Nel campo risultano alloggiate 41 persone, di cui 19 minori, 13 dei quali iscritti alla scuola dell’obbligo e 6 in età prescolare, non iscritti, né al nido né alla scuola dell’infanzia. E’ presente un minore diversamente abile seguito da un’assistente sociale della Usl”.
Le donne del campo rom hanno scritto al sindaco, all’assessora al sociale, all’arcivescovo di Lucca, al parroco di Torre del Lago, alle insegnanti dell’istituto comprensivo, alle associazioni di volontariato che hanno collaborato con gli occupanti del campo in questi anni, invitando tutti giovedì pomeriggio al campo per discutere della questione. “Alcune delle donne del campo sono state convocate dall’assistente sociale che ha comunicato che entro la fine del mese dobbiamo andarcene – dicono – le donne ed i bambini verranno ospitati in una struttura, che non sappiamo ancora dov’è, mentre gli uomini devono arrangiarsi da soli. Come si può dividere le famiglie? In questi anni abbiamo vissuto in condizioni igienico sanitarie precarie, con fognature non fuori uso e servizi igienici fatiscenti. Non abbiamo mai chiesto nulla, se non quello che venissero riparate queste cose. Vogliamo collaborare con la città, non crediamo di essere un problema, siamo uomini e donne esattamente come voi”.