Conti (Pd): “Disagi e miasmi al nuovo impianto di Pontenuovo”

20 giugno 2016 | 12:22
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Conti (Pd): “Disagi e miasmi al nuovo impianto di Pontenuovo”

“Come preannunciato mesi fa, il nuovo impianto del verde di via Pontenuovo, prematuramente inaugurato immaginiamo su pressione dell’amministrazione di Pietrasanta, ha iniziato l’attività nel peggiore dei modi”. Lo dice Nicola Conti, consigliere comunale del Partito Democratico che prosegue: “In molti ci segnalano che per conferire 4-5 chili di verde, si deve attendere fino ad un’ora. Ricordiamo ancora le dichiarazioni del vicesindaco Mazzoni che, al termine di un sopralluogo sull’impianto, garantì che non ci sarebbero state code per il conferimento dei privati. Ed ora veniamo a sapere che sarà necessaria un’altra pesa (attualmente da quella presente si deve pesare in ingresso e in uscita, raddoppiando di fatto i passaggi, con un operatore Ersu dedicato)”.

“Stando alle dichiarazioni di Ersu – prosegue Conti – i forti miasmi di questi giorni sono dovuti al conferimento del verde ancora presente nell’impianto in via Olmi che, ricordiamo, è stato in funzione fino a pochi giorni fa in quanto la macchina rompisacchi del nuovo impianto non era funzionante. Come mai il “vecchio” verde non è stato smaltito direttamente dal sito di via Olmi? Perché questo inutile doppio passaggio? In tutta questa faccenda sembra che l’amministrazione di Pietrasanta abbia poche idee e confuse.
Prima toglie il servizio di raccolta del verde, noncurante del fatto che ben 3mila persone abbiano firmato per il ripristino e che tante altre ci chiedano di poterlo fare ancora, poi inasprisce le sanzioni anche contro chi lascia i sacchi del verde fuori di casa perché male informato dall’amministrazione stessa sul fatto che Ersu non passa se non a pagamento. Inoltre moltiplica i costi della raccolta, istituendo un altro punto provvisorio a Strettoia, avendo capito (in ritardo…) che per i cittadini di quella frazione è difficoltoso recarsi al centro di Pontenuovo. Nel frattempo, ritornano e si moltiplicano anche gli abbandoni di verde sul territorio e i bruciamenti non autorizzati, entrambi spariti con la raccolta porta a porta e che sono causa di inquinamento e di peggioramento del decoro.
A quanto pare sono già 150 le richieste di raccolta a domicilio del verde: chiaro segnale da parte dei cittadini della necessità di ripristino del servizio che per queste famiglie si traduce di fatto in una nuova tassa occulta. Ebbene, sull’abolizione della raccolta del verde è l’ora di ritornare indietro e di proporre soluzioni immediate anche l’impianto di Pontenuovo, come per esempio prevedere barriere anti odore per mezzo di alberi a folta chioma, per evitare la migrazione futura di cattivi odori”.