Camaiore, aumentata la spesa del Comune per il sociale

Il Comune di Camaiore spende ogni anno per il sostegno ai cittadini una cifra superiore ai 4,5 milioni di euro tra i capitoli del sociale e quelli destinati alla scuola. Uno stanziamento che nel 2016 rappresenta il 13% della spesa corrente dell’ente. Una cifra che è salita rispetto al 2008 del 14%, nonostante la forte contrazione delle entrate comunali.
L’assistenza alla persona si può idealmente suddividere tra i provvedimenti tesi lenire gli effetti della crisi economica e l’assistenza alle categorie deboli, anziani, minori e diversamente abili. Nel pacchetto delle misure anti-crisi vi sono i sussidi diretti, che coinvolgono 150 cittadini per una cifra vicina ai 300.000 euro, i voucher lavoro, fondo di 30.000 euro per lavori socialmente utili riservata a cittadini disoccupati o in carico ai servizi sociali, il fondo bollettazione per sostenere i servizi primari e quello per le agevolazioni ed esenzioni Tari che ha una dotazione di 180.000 euro e che lo scorso anno ha dato risposta a 760 utenti. Per l’emergenza abitativa (compresi gli sfratti) il Comune di Camaiore ha in carico circa 20 famiglie, per un totale di circa 80 persone e una spesa di 116.000 euro, a cui si aggiungono le 207 a cui è assicurato un’integrazione al proprio canone d’affitto per una cifra che si aggira intorno ai 260.000 euro cofinanziati dalla Regione Toscana. In particolare in questo settore si registra una crescita dal 2008 del 26%.
L’altra voce, quella relativa all’assistenza alla persona, comprende i 640.000 euro destinati ai servizi per minori (Centro Dodò, Cecco Rivolta e Camaleonti, Educativa territoriale, ricovero di minori o madri con bambini in strutture di accoglienza), l’assistenza per gli anziani, 770.000 euro per inserimenti in Rsa, assitenza domiciliare, centri diurni ed erogazione farmaci che vede coinvolti oltre 100 nuclei familiari, e quella destinata ai diversamenti abili. Per questo specifico capitolo lo stanziamento è pari a 670.000 euro tra gli inserimenti in strutture, i trasporti, i centri diurni e l’aiuto alla persona. Gli utenti interessanti sono circa 100.
Per il capitolo scuola, oltre ad aver mantenuto le tariffe per i servizi a domanda individuale a un livello tra i più bassi della Versilia, è costituito un corposo fondo che permette agevolazioni o esenzioni per le rette dei Nidi d’Infanzia (30 famiglie), per la mensa scolastica (454 utenti che rappresentano il 25% del totale per una spesa di 770.000 euro) e i trasporti (285 utenti che rappresentano il 50% del totale per una spesa di 630.000 euro).
“Si tratta di numeri importanti – ha detto il sindaco Del Dotto – che disegnano una nuova esperienza nella vita del nostro Comune: per la prima volta nella storia, investiamo nel capitale umano e sociale più di quanto accadesse in passato e, comunque, tanto quanto spendiamo in opere pubbliche e manutenzioni. Un segnale importante, ma che attende ancora un grande lavoro. Non solo perché possiamo fare di più ma anche perché c’è una qualità della spesa da controllare: una seria politica di giustizia sociale non ammette furbetti. Il Comune non da contributi o case per continuare a pagarsi vizi, bensì per mantenersi in vita con dignità. A fianco a questo lavoro, inoltre, c’è quello quotidiano che portiamo avanti per il diritto all’assistenza sanitaria e per servizi pubblici – acqua, rifiuti, ecc. – che non solo devono essere efficienti e trasparenti ma devono anche avere costi contenuti e seguire politiche sociali nella decisione degli indirizzi”.