





Cumuli di rifiuti, alcuni in putrefazione, liquami al suolo, rischio di scariche elettriche per la presenza di fili elettrici non protetti nell’area e il concreto pericolo di inquinamento ambientale. E’ chiara la relazione della Asl sul campo Rom di via Cimarosa a Torre del Lago, che ha richiesto l’emissione di una specifica ordinanza per lo sgombero da parte del Comune, anche dei terreni adiacenti, in attesa di una bonifica.
Le conclusioni del responsabile dell’igiene e della sanità pubblica della Asl, Stefano Pieroni, sono inequivocabili: “L’area attrezzata comunale è da ritenersi inabitabile allo stato attuale e fino a quando non saranno realizzati gli urgenti interventi di bonifica delle gravi carenze igienico-sanitarie e di sicurezza riscontrate e già descritte dettagliatamente nella nostra relazione. Analoga situazione di inabitabilità vale anche per i terreni adiacenti all’area attrezzata comunale attualmente occupati in modo incontrollato, per questi si ritiene necessario che vengano adottati urgenti provvedimenti che impongano ai proprietari analoghi interventi di bonifica”.
E’ su queste basi, dunque, che si è reso necessario l’intervento del Comune e l’ordinanza del sindaco, che è la prima autorità sanitaria a livello territoriale. Ad effettuare il sopralluogo sono stati i tecnici del dipartimento di prevenzione Antonino Roas e Stefano Lombardi assieme agli agenti della polizia municipale di Viareggio lo scorso 10 di giugno.
Gli abitanti del campo, oltre all’associazione Nazione Rom, oltre al sit in di questa mattina, hanno chiesto a Comune e prefetto l’immediata sospensione dell’ordinanza di sgombero.
Le parole del sindaco Del Ghingaro
“La relazione dell’Asl è di quelle che non lascia dubbi. Si parla, senza mezzi termini, di inabitabilità del campo e sottolinea gravi carenze igieniche e perfino il pericolo di folgorazioni”. Così il sindaco Giorgio Del Ghingaro in merito al prossimo sgombero del campo Rom di via Cimarosa. “Una situazione che da anni si trascina nell’indifferenza dei più: però a Viareggio come sempre si sarebbe preferito rimandare perché i Rom, nell’immaginario comune, sono argomento scomodo per chiunque si approcci alla questione. Bene, questo non è il mio stile: io non chiudo gli occhi davanti a bambini che nascono e crescono in pozze di fango, non volto la testa davanti a persone trattate come sacchi di immondizia lasciati in un angolo poco frequentato. Senza contare la questione legalità: situazioni al limite della legge, bene o male calmierate con interventi spot ma senza mai un’azione che sia decisiva. Ora basta. E’ il momento di intervenire e lo faremo al più presto. Come sindaco e come massima autorità sanitaria, non posso permettere che una situazione simile venga ignorata. L’ordinanza è firmata, di concerto con la prefettura e con il supporto costante dei servizi sociali, risolveremo anche questa vicenda. Una volta messi in sicurezza gli abitanti del campo, con un occhio di riguardo come doveroso per i minori, dovremo ripulire tutta la zona. Perché a Viareggio non ci siano più discariche a cielo aperto né ghetti più o meno tollerati”.
“Nella nostra città non ci sono vite di serie A e vite di serie B – conclude il sindaco -. Esistono “le persone”, che devono avere tutte pari dignità e tutte senza distinzione, pari trattamento e opportunità”.