Porto, Congressi e I Care: Filcams chiede nuovo confronto

Viareggio Porto, Versilia Congressi e I Care: tre società partecipate del Comune di Viareggio in cui secondo Filcams Cgil alcuni nodi restano ancora da risolvere. Lo sottolinea Massimiliano Bindocci della Filcams Cgil che stamani (8 luglio) ha inviato una richiesta di incontro alla amministrazione comunale per Viareggio Porto e Versilia Congressi per sollecitare risposte concrete, mentre per il personale di I Care passato recentemente da Viareggio Patrimonio alla nuova società la richiesta sarà probabilmente fatta dopo l’assemblea di martedì.
“Certamente – osserva Bindocci – la colpa non è di questa amministrazione, ma nemmeno di chi ci lavora, che per adesso invece sta pagando. La Viareggio Porto continua a registrare una situazione di disagio organizzativo pesante: ad oggi manca ancora molto perché la stagione iniziata si possa svolgere regolarmente, si lavora in stato di difficoltà e con delle lentezze non spiegabili. Si è tenuto oltre un mese fa un incontro in Prefettura, e se in settimana non vedremo delle risposte chiare e fattive, a partire dai lavori per le banchine, i gommoni, la sicurezza , l’antincendio ci troveremo davvero costretti a fare una iniziativa di sciopero tra fine luglio e inizio agosto”.
“Stessa sorte – aggiunge il sindacalista – per il personale della Viareggio Patrimonio passato ad I Care: il personale che è stato assunto ha dovuto accettare un peggioramento dei trattamenti economici e normativi, dall’orario all’inquadramento, parificato ad un aiuto commessa, oltre che in modo pesante sul salario. Martedì sarà fatta assemblea con tutto il personale per decidere come recuperare i diritti ed il salario perso, ma sopratutto la dignità e la professionalità fortemente messa a repentaglio da un accordo che salva l’occupazione a scapito di molti diritti. Anche qui vorremmo capire come e quando pagano i responsabili del dissesto oltre il personale delle partecipate. In materia di I Care settore farmacie – prosegue il responsabile della Filcams – si devono riprendere le relazioni, dovendo iniziare ancora la trattativa dopo diversi mesi dalla presentazione della piattaforma condivisa con Fisascat Cisl la trattativa per il contratto integrativo. Sempre in I Care dopo aver fatto restituire alle lavoratrici della mensa diverse migliaia di euro per un’errore nelle buste paga siamo in attesa di definire con un bando trasparente il personale che sarà impiegato in mansioni ausiliarie, cosa sulla quale sappiamo che la dirigenza sta lavorando. Crediamo anche che nel gruppo I Care il personale impiegatizio meriti una maggior gratificazione e che sia urgente una rivisitazione complessiva degli inquadramenti. Infine riteniamo opportuno ricordare ogni giorno la sciagura dei lavoratori della società partecipata Viareggio Versilia Congressi licenziati da fine ottobre ed a oggi in disoccupazione. Ci è stato promesso con verbali sottoscritti in Prefettura ed in Comune un impegno per una ricollocazione in altre partecipate o negli appalti, ma ad oggi niente di concreto. Per altre partecipate sono stati fatti accordi ai sensi della normativa relativa alla mobilità tra partecipate, riteniamo questa discriminazione vergognosa, e la situazione di queste persone è disperata. Non escludiamo azioni vertenziali anche perché la stessa legge sulla mobilità tra partecipate prevede un diritto di precedenza sulle assunzioni in tutte le partecipate”.
Ma la lista delle lamentele del sindacato non finiscono qui: “Clamorosa – sostiene Bindocci – è stata l’assegnazione per la stagione del bagno alla Coop Il Girasole senza rispettare il diritto di precedenza per gli stagionali. Se entro fine mese non avremo risposte concrete e chiare sulle varie questioni aperte alla Porto, ad I Care ed al Principino, anche quest’anno il primo striscione del carnevale estivo vedrà protagonisti i lavoratori delle partecipate seguiti dalla Filcams Cgil. Dunque la soluzione dei problemi delle partecipate deve passare dai proclami con le risposte per qualcuno ai fatti con le soluzioni per tutti con criteri trasparenti e non discriminatori”.