A Lido al via ‘Un mare di libri’

11 luglio 2016 | 11:32
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A Lido al via ‘Un mare di libri’

Mercoledì (13 luglio) alle 18,30 al Bagno Venezia di Lido di Camaiore prende il via la nuova edizione di Un mare di libri, rassegna letteraria ideata e condotta da Demetrio Brandi. Gli incontri sulla spiaggia sono organizzati in collaborazione con LuccAutori ed il premio Racconti nella Rete. Sono in programma cinque appuntamenti con ben 21 autori.

Ecco i nomi dei protagonisti: mercoledì Demetrio Brandi incontra Cinzia Della Ciana, Egidio Lossi e Pino Marchini. Mercoledi 20 luglio con Adriano Barghetti, Stefano Carlo Vecoli e Emma Viviani. Giovedì (28 luglio) ci sarà il confronto con Michele Cecchini, Federico Pagliai, Simone Togneri e con la partecipazione dell’attore e regista Daniele Di Stefano. Venerdi 5 agosto appuntamento con Mario Bernardi Guardi, Marco Natalizi e Luigi Nicolini. Infine giovedi 18 agosto gran finale dedicato al XV premio Racconti nella Rete, con la partecipazione di Elena Marchini, Vincenzo Sacco, Laura Montagna, Marta Borroni, Michela Rossi, Deepa Minasi, Alexandra Tempesta, Andrea Mauri e Giusi Scerri.
Mercoledì 13 Cinzia Della Ciana presenta Acqua piena di acqua, un romanzo, edito da Effigi, dal suggestivo titolo Acqua piena di acqua, che è la libera traduzione dell’espressione russa per “fiume in piena”. E’ una trama che scorre proprio come un fiume attraverso la vita di tre donne, madre figlia e nipote, fra memorie, dolori, ansie, speranze e voglia di vita. Un romanzo familiare, dunque, ma non nel senso tradizionale del termine, perché la scrittura più che descrivere e raccontare analizza, indaga il pensiero delle tre protagoniste, e ogni fatto narrato appartiene alla loro soggettiva ricostruzione e al loro ricordo, a una memoria spesso dolorosa che rischia, negli anni, di trasmettersi come ossessione da cui è necessario liberarsi. Il romanzo costruisce quindi una faticosa e orgogliosa ricerca della pienezza della vita, che infine si troverà: ogni fiume, qualsiasi sia il suo corso, arriva al mare. Altra sua peculiarità è che Il tempo narrativo non coincide con quello della storia in quanto è intermittente: all’inizio sembra tornare indietro quanto più la narrazione va avanti, per poi procedere velocissimamente verso l’epilogo; e allo stesso modo lo stile della scrittura, che non narra ma evoca. Ed è proprio in questo contrasto fra l’ansia di arrivare alla soluzione di ataviche ansie, quasi si trattasse di un giallo in attesa del colpevole, e la lentezza quasi meditativa che questa scrittura impone, che sta il grande fascino di questo libro: un romanzo da leggere e rileggere.