Disagio a scuola, accordo fra Comune e istituto Marconi

Accordo fra amministrazione e scuola: al via la sinergia fra l’istituto Marconi, unico istituto professionale della Versilia, e il sociale del Comune di Viareggio. Un progetto volto a salvaguardare il benessere dei ragazzi, teso a combattere il problema della dispersione scolastica, che è stato presentato questa mattina (12 luglio) dall’assessore al welfare Sandra Mei e dal dirigente scolastico Lorenzo Isoppo.
Si tratta materialmente di uno scambio di informazioni tra la scuola e il sociale, dal numero degli iscritti alle difficoltà delle famiglie, ovviamente nel pieno rispetto della privacy, per dare la possibilità alla scuola di poter essere a conoscenza di problematiche sociali dei ragazzi e permettere loro di essere seguiti con maggior attenzione. “Voglio ringraziare il Comune di Viareggio che per primo ha risposto alla nostra richiesta inviata a tutti i Comuni della Versilia – commenta il dirigente scolastico -. Una collaborazione sinergica che sarà utile soprattutto a inizio anno, per mettere definire le classi e i gruppi scolastici, alla luce delle diverse difficoltà di ogni ragazzo”. “Difficoltà che possono venire a galla anche durante l’anno scolastico – continua -: in questo senso è importantissimo il rapporto continuo e il dialogo aperto con l’ufficio del sociale del Comune”.
Naturalmente poi le problematiche possono emergere anche durante l’anno scolastico, qui l’importanza della sinergia. “Apriamo un flusso di informazioni – aggiunge l’assessore Mei – che sarà biunivoco, con l’obiettivo di perseguire il benessere dei ragazzi. La scuola è oltre che un luogo dove si impara, laboratorio di crescita. E’ importante che ogni ragazzo sia seguito in base alle proprie esigenze, soprattutto all’interno di istituti come il Marconi, improntati ad una politica di accoglienza e di inclusione. Saranno analizzate situazioni particolari, magari provenienti da flussi migratori, ma anche casi di bullismo, per finire con ragazzi vittime di abusi e maltrattamenti. Situazioni limite certamente, ma che esistono purtroppo. Difficoltà che a lungo andare, se sottovalutate, possono sfociare nell’abbandono scolastico. Uno strumento in più per tutti, scuola e Comune – conclude – un progetto che è nato da un’esigenza avvertita dall’istituto e che siamo stati ben contenti di soddisfare”.