Pietrasanta, il Musa cambia volto con un nuovo allestimento

15 luglio 2016 | 12:29
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Pietrasanta, il Musa cambia volto con un nuovo allestimento

Il Musa, Museo Virtuale della scultura e dell’architettura di Pietrasanta si propone in veste rinnovata inaugurando la stagione estiva domani (16 luglio) alle 18 alla presenza del presidente della Camera di Commercio di Lucca Giorgio Bartoli e del sindaco del Comune di Pietrasanta Massimo Mallegni. Il nuovo allestimento nasce dalla collaborazione tra la Camera di Commercio di Lucca e il MuSA da una parte e il Comune di Pietrasanta e il Museo dei Bozzetti dall’altra.

La collezione permanente materiale e virtuale si compone di una selezione esemplare e simbolica di bozzetti dei grandi maestri scultori che tra fine ottocento e primi decenni del Novecento hanno aperto la stagione moderna della lavorazione artistica e artigianale del marmo e di un corredo di immagini e video che per la prima volta sfruttano totalmente la tecnologia e contemporaneamente gli otto schermi del MuSA.
La collezione denominata Capitani coraggiosi fa parte del progetto di museo diffuso voluto dal Comune di Pietrasanta per valorizzare al meglio i gessi del Museo dei Bozzetti non visibili al pubblico. Si tratta di 10 bozzetti di Bozzano, Zilocchi, Bibolotti, Calandra, Rubino, Jacopi, Luciano, Arrighini, Parma e Tommasi, veri e propri antesignani degli artisti e degli artigiani imprenditori di oggi. La selezione è stata curata da Chiara Celli ed è corredata da una proiezione di immagini e documenti d’epoca che scandiscono la relazione tra le opere e l’epoca, i laboratori, le maestranze, le scuole e le imprese in cui sono stati realizzate.
La collezione virtuale si completa infine con la proiezione su sette schermi secondo la regia composita della tecnologia del MuSA del documentario La voce del marmo, un progetto basato su ricerche iconografiche, di fonti letterarie, di suoni e colori, di documenti visivi storici dell’Istituto Luce e di Teche Rai e ricorrendo a prestigiosi prestiti di immagini dall’Archivio Scala di Firenze, dal Museum of Fine Arts di Boston e da altri prestigiosi istituti museali italiani che illustrano in modo integrato, articolato e suggestivo la storia dell’escavazione e della lavorazione del marmo nel bacino apuoversilese da Michelangelo ad oggi.