Pucciniano, protesta di Veronesi per il Tar alla prima



Un vero e proprio coup de theatre alla prima del Festival Pucciniano a Torre del Lago, epilogo di giorni convulsi per l’intera città di Viareggio, da oggi nuovamente commissariata a seguito della sentenza del Tar su ricorso dell’ex candidato sindaco Massimiliano Baldini che ha annullato le elezioni amministrative del 2015. Il maestro Alberto Veronesi, presidente della Fondazione che organizza la kermesse nota in tutto il mondo, ha spiazzato la platea della prima di Tosca, prendendo la parola tra il primo e il secondo atto dell’opera pucciniana nella messa in scena di Vanzina. Lui che già da oggi ha rassegnato dimissioni irrevocabili non se l’è sentita di andare avanti e ha abbandonato anche la direzione dell’opera per protesta. Per un “attacco alla democrazia” ha detto di fronte al pubblico quando si è fermata la musica, “che si è perpetrato al Comune di Viareggio”.
“Alla profonda prostrazione per i fatti terribili di Nizza, avvenuti a 300 chilometri da qui, su questa stessa costa – ha detto Veronesi – si aggiunge la profondissima prostrazione per l’insulto alla democrazia che si è perpetrato nel Comune di Viareggio. Chi mi conosce – ha aggiunto il maestro – sa che sono appassionato del mio lavoro, ho lavorato con i più grandi artisti del mondo e con le più grandi orchestre, qui a Torre del Lago ai vertici della Fondazione Pucciniana e a capo di questa orchestra da ben 17 anni”.
Ma questo non gli impedisce di proseguire con il suo messaggio: “Non voglio entrare nel merito – prosegue Veronesi riferendosi alla decisione del Tar – ma poiché si è ritenuto di sostituire con un commissario prefettizio la persona che mi ha nominato alla presidenza di questa Fondazione, il sindaco Giorgio Del Ghingaro, indiscusso vincitore delle scorse elezioni amministrative, in completo disaccordo con questa decisione non ho lo spirito adatto e l’entusiasmo per continuare”. E così Veronesi si è allontanato e l’opera è proseguita con un altro direttore d’orchestra. Dalla platea qualcuno ha applaudito, ma anche hanno anche fischiato per l’inattesa decisione del maestro che ha spiazzata gli stessi ambienti della Fondazione. Sicuramente una prima che farà sicuramente parlare di sé.