Botta e risposta sui migranti alla Versiliana

19 luglio 2016 | 17:02
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Botta e risposta sui migranti alla Versiliana

“Io penso che la cosa più importante è che abbiamo salvato milioni di persone. Siamo il primo paese di arrivo dei migranti, è normale che sia un problema all’ordine del giorno per l’Italia. Purtroppo spesso i migranti vengono usati per strappare all’Ue qualche vantaggio economico”. Lo ha detto il giornalista Domenico Quirico intervenuto al Caffè della Versiliana dove si è affrontato il tema Migranti: i limiti dell’accoglienza.

“È indubbio – ha detto – che Mare nostrum sia stato un enorme sforzo di salvataggio di esseri umani. Il problema a mio avviso non è l’arrivo dei migranti ma i centri di accoglienza, dove la maggior parte di loro resta per anni. A me non interessano i numeri, il Pil, ma il lato umano. Io non ho interesse a conoscere il numero dei migranti ritenuto accettabile dall’Europa perché non esiste un numero giusto”. “Bisogna rovesciare la logica degli xenofobi. La mia idea è che tutti devono poter entrare in Italia – ha concluso – perchè i migranti sono un regalo enorme. Il migrante è una scossa per il nostro Paese. Se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Altro che mandarli via”.
“La mia posizione sul problema dei migranti è molto semplice – ha ribattuto il consigliere regionale della Lega Nord, Claudio Borghi –  l’immigrazione deve essere funzionale e proporzionata alle possibilità di trovare un lavoro nel nostro Paese. Sbaglia chi dice che la Lega Nord è totalmente contraria all’arrivo dei migranti, ma finché abbiamo un tasso di disoccupazione così alto, ritengo sia inutile fare arrivare altre persone. E chi arriva deve essere selezionato”. “Le persone di religione e di cultura islamica – ha concluso –  inoltre presentano seri problemi di integrazione che spesso non si sanano neanche dopo generazioni e generazioni di permanenza in Italia. L’Europa non sta facendo nulla, se non ci fosse stata l’operazione Mare nostrum non sarebbe mai partito nessuno, e noi italiani – ha concluso – non ci troveremmo in queste condizioni”.