Del Ghingaro al commissario: disponibile a collaborare

“Io voglio bene a questa città, sono stato eletto perché mi mettessi a disposizione per darle una mano. L’ho fatto con grande passione in questi tredici mesi trascorsi da sindaco e lo continuerò a fare con il ruolo di semplice cittadino, che lavora seriamente per la cosa pubblica”. Così Giorgio Del Ghingaro descrive il suo impegno per Viareggio in una lettera inoltrata questa mattina (24 luglio) al commissario prefettizio Fabrizio Stelo, con allegata una serie di note sulle questioni aperte che nelle prossime settimane andranno affrontate con urgenza. Dagli adempimenti per far fronte al dissesto, fino alla questione partecipate e dipendenti da riassorbire.
Su questi temi tanto cruciali per la città Del Ghingaro si mette a disposizione del commissario, esprimendo “la totale mia disponibilità, della giunta, dei consiglieri, dei rappresentanti delle partecipate, a collaborare – scrive Del Ghingaro -, nei modi e nei tempi che lei riterrà opportuni, per la buona riuscita del progetto di messa in salvaguardia dei conti, dei posti di lavoro, della dignità di Viareggio”.
“Viareggio – si legge nella missiva al commissario – è una città impegnativa, che ha bisogno di cura e di attenzione, non solo amministrativa. In questo anno – prosegue Del Ghingaro -, ci siamo impegnati per cercare di risollevare le sorti di un Comune che veniva da due commissariamenti e un dissesto di centinaia di milioni. Quello che è stato fatto, se non portato a conclusione con alcuni atti amministrativi finali, rischierebbe di non ottenere i risultati sperati e la città non troverebbe giovamento dalla cura di cavallo alla quale è stata sottoposta”.
Da qui l’appello a Stelo: “Mi permetto – va avanti Del Ghingaro – di segnalarle alcune questioni, affinché, se lo riterrà opportuno, dopo l’ovvio approfondimento, possa portarle a conclusione, considerato che sono da tempo programmate e definite, nell’unico ed esclusivo interesse della città. La invito di considerare queste mie parole frutto di un lavoro collettivo, per la messa in salvaguardia di Viareggio e dei suoi cittadini, per non far pagare un prezzo ancora più alto a chi tanto ha già dato in questi anni”.
“Non legga in questa mia, motivi di rivendica, o un modo per interferire nel suo prezioso lavoro – precisa subito dopo Del Ghingaro -, le garantisco che mi sono permesso di scriverle solo perché, prima di lei, ho avuto modo di approfondire e studiare le tante questioni che oggi lei si trova ad affrontare e magari, il mio punto di vista le potrà servire per accelerare la messa in atto di provvedimenti che lei riterrà opportuni”.