In piazza Duomo a Pietrasanta la serata finale del premio Carducci

La poesia che incontra il ballo e il canto per intensificare il circolo delle emozioni. Il Premio nazionale Carducci compie sessant’anni e la serata finale del concorso diventa evento, con canto lirico, musica e coreografie a fare da cornice alla premiazione dei vincitori della prestigiosa rassegna intitolata al Nobel per la letteratura e promossa dal Comune di Pietrasanta.
Teatro della finalissima, per la prima volta, sarà il sagrato di piazza Duomo, nel cuore della centro storico, palcoscenico naturale per i tre poeti finalisti e gli artisti che si alterneranno durante la grande kermesse sotto le stelle. L’appuntamento, in programma mercoledì (27 luglio), alle 21,30, è aperto al pubblico. La voce del soprano Mimma Briganti, le note di Paola Del Verme al pianoforte, le coreografie di Beatrice Paoleschi, i passi a due di Eleonora Di Vita e Francesco Mariottini, le performance di Emox Balletto, le letture di Giacomo Crott trasformeranno la poesia in spettacolo per esaltare i testi vincitori del premio e il ricordo di Giosuè Carducci.
I tre finalisti di questa edizione, Daniele Gorret con Quaranta citazioni per Anselmo Secòs, Maddalena Lotter con Verticale e Vivian Lamarque con Madre d’Inverno, sono usciti da una rosa di oltre 100 autori, che ha richiesto un’accurata selezione da parte della giuria composta da Ilaria Cipriani, Antonio Riccardi, Carlo Carabba, Stefano Del Bianco e Umberto Fiori. “Quella di mercoledì sarà una serata speciale – anticipa la presidente del Premio, Ilaria Cipriani – Accostare musica e danza alla poesia servirà a rendere i testi più vivi, più coinvolgenti. L’idea è che piazza del Duomo si trasformi, per una notte, in un grande salotto letterario ottocentesco, dove le forme d’arte s’incontrano senza contaminarsi”.
Quest’anno, per la prima volta, parteciperanno alla serata finale anche i giovani vincitori della sezione scuola del premio, scelti tra più di 500 ragazzi: “Ho voluto portare in piazza anche gli studenti – spiega la presidente Cipriani – perché credo nel loro potenziale e perché vorrei si rendessero conto di quali sbocchi può avere, da adulti, la passione per la poesia”.