
Via libera a maggioranza al bilancio di esercizio 2015 del Consorzio Lamma. A favore ha votato il Pd, contro Lega Nord e FdI, astenuti invece M5s e Sì Toscana a sinistra. Il bilancio si chiude con un utile di 4 mila 827 euro da destinare a riserva. Rispetto all’esercizio 2014 i contributi straordinari sono diminuiti del 9 per cento a seguito del completamento di alcune attività di esercizi pregressi. La variazione rispetto al preventivo 2015, invece, consiste soprattutto nel blocco che hanno avuto le attività legate alla geologia nel 2015 per la ritardata erogazione del finanziamento al Consorzio e al conseguente affidamento delle nuove attività, decretato negli ultimi mesi dell’anno e quindi riscontato per intero all’esercizio successivo.
Il costo del personale diminuisce di 62 mila euro rispetto al 2014 e rimane invariato rispetto al preventivo. Analizzando le singole voci, quella relativa agli stipendi cresce del 6 per cento a causa del riconoscimento economico di un passaggio di fascia stipendiale dei 14 ricercatori del Consorzio (in base all’articolo 1 commi 254, 255 e 256 della legge 190/2014 del 23 dicembre 2014, finanziaria del governo per l’anno 2015). Nonostante il passaggio di fascia stipendiale, il costo del personale diminuisce comunque a causa del blocco della contrattazione integrativa per il 2015, ad esclusione della parte relativa alle indennità di turno ed a quelle previste per il personale tecnico-amministrativo.
Ad illustrare il testo in aula è stato Stefano Baccelli, Pd, presidente della Quarta commissione, il quale ha ricordato che “Lamma è un organo in house della Regione Toscana e anche un Consorzio pubblico tra la stessa Regione e il Cnr”. Baccelli ha ricordato le competenze in campo meteorologico, geologico e geografico del Consorzio. Per quanto riguarda il bilancio, invece, “il valore della produzione si assesta a circa 3 milioni e 668 mila euro di cui la gran parte sono contributi in conto esercizio della Regione”. Baccelli ha inoltre ricordato che il bilancio ha avuto “il parere favorevole del collegio dei revisori” ed è stato approvato “a maggioranza” in commissione.