Palazzo Quartieri, Buratti ribadisce: “Contratto pienamente valido”

13 agosto 2016 | 10:29
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Palazzo Quartieri, Buratti ribadisce: “Contratto pienamente valido”

Torna a intervenire sulla locazione del fondo a Palazzo Quartieri il sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti: “La locazione di un fondo a Palazzo Quartieri per consentire di completare la ristrutturazione dell’immobile, non solo a costo zero per l’ente, ma ricavando un utile da destinare ad uso pubblico, è un progetto in cui ho creduto e in cui continuo a credere – dice il sindaco ribadendo la sua posizione Di questo mi assumo tutta la responsabilità”.

Buratti ripercorre l’intero iter: “Si ricorderà come – proseguee – dopo una serie di dibattiti e incontri partecipativi, abbiamo deciso di mettere a reddito una parte del pianterreno, esattamente la superficie piano terra lato monte. Un intento, che rivendico totalmente e che è condiviso da moltissime città italiane (vedi il restauro del Colosseo ad opera di Della Valle), ma soprattutto incentivato dal governo. Dopo il primo bando, andato deserto, il secondo se lo è aggiudicato il signor Luca Caprai, che va precisato, in questo caso non rappresentava la griffe Cruciani, dato che nel fondo di Palazzo Quartieri avrebbe dovuto aprire con un suo marchio specifico. Da quel momento, pur spiegando bene che l’intero palazzo, ad eccezione del fondo riservato a Caprai, sarebbe tornato ad uso pubblico, (con la biblioteca al pianterreno e la sala lettura al primo piano, gli uffici di rappresentanza del Comune sempre al piano superiore e un’ ulteriore sede per la cultura), da parte di un gruppo di cittadini è partita un’agguerrita campagna contro il progetto. Questa parentesi, per riportare alla mente dei lettori il clima che si è respirato in questi mesi a Forte dei Marmi, dove è stato cercato ogni pretesto per attaccare il sottoscritto e lo stesso Caprai, costretto quasi a minacciare le vie legali per tutelarsi da accuse ingiustificate. Arriviamo ai primi di luglio. Il Caprai chiede un incontro con l’amministrazione comunale, svoltosi l’8 luglio scorso, in cui, oltre al sottoscritto, erano presenti il segretario generale e l’avvocato dell’ente, che dovevano prendere atto della posizione espressa dall’avvocato del signor Caprai il quale intendeva far valere la nullità del contratto (e del procedimento) per difetto originario dell’autorizzazione alla locazione, di cui all’articolo 57 bis del decreto legislativp 42/2004: tale istanza veniva avanzata alla soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Province di Lucca e Massa Carrara in data 7 aprile 2016. Le parti tecniche convenivano sul fatto che la norma prevedesse la sanzione della nullità a fronte dell’omissione ed ascoltavano le proposte avanzate in quella sede dal conduttore: la risoluzione del contratto, la restituzione dei canoni versati, il rimborso delle spese di registrazione e del costo delle polizze fideiussorie”.
“In questi giorni, a mezzo stampa – dice ancora Buratti – abbiamo avuto notizia che, a nostra insaputa, il signor Caprai ha registrato il colloquio. Dopo l’incontro ci sono stati contatti tra i legali: gli uffici competenti non avevano ancora esaminato la questione, essendo fra l’altro in ferie il dottor Nieri, responsabile dell’ufficio patrimonio. Nei giorni successivi si sono modificate sensibilmente le richieste economiche del signor Caprai, che ha anche iniziato a scrivere personalmente e telefonare chiedendo la restituzione, quasi immediatamente, di quanto richiesto. Ho risposto ovviamente, che la pubblica amministrazione era obbligata, pur ascoltando le richieste, al rispetto dei procedimenti di legge. A questo specifico fine, gli uffici hanno chiesto un parere all’’avvocato Roberto Righi, che è arrivato in data 2 agosto. Nell’elaborato si chiarisce che la nullità di cui si tratta è ad ogni effetto una nullità relativa della quale, quindi, non possono giovarsi le parti contraenti, ma soltanto il Mibac che può farla valere per la tutela di quegli interessi ai quali è preposta: ma il Mibac in data 2 agosto e prima la Soprintendenza, hanno dichiarato la carenza dell’interesse. Ne deriva, secondo il parere dell’esperto, che il contratto è “pienamente valido e produttivo di effetti” per l’efficacia sanante della nullità relativa originaria per l’autorizzazione postuma e, peraltro, vincolante tra le parti, che non possono opporre l’una all’altra tale nullità per difetto di legittimazione”.
“Ne deriva ancora – conclude Buratti – che il Comune di Forte dei Marmi, allo stato, non potrebbe dirsi inadempiente e ne deriva ulteriormente che gli uffici dovranno valutare secondo diritto, la possibilità, l’utilità e la convenienza dell’ente di agire o meno per richiedere l’adempimento delle obbligazioni o, viceversa, la risoluzione del contratto e le condizioni della risoluzione medesima.
Per quanto ci riguarda, respingo le critiche dell’opposizione e dei diversi candidati sindaci, lanciati ormai nella campagna elettorale e pronti a colpire con una aggressività che non fa loro onore. Le accuse che mi stanno piovendo addosso in questi giorni, di aver causato la deriva di un paese, le rimando ai mittenti, perché sinceramente non mi pare proprio che Forte dei Marmi sia in queste condizioni. Di una cosa sono certo, mai un solo giorno in questi oltre nove anni di mandato amministrativo, ho sentito venire meno la responsabilità verso il mio paese. Al d ilà delle inaugurazioni che ho fatto o non fatto”.