
Penultimo appuntamento con la rassegna Eneide un racconto mediterraneo sul Pontile di Marina di Pietrasanta. Domani (17 agosto) alle 21,30 protagonista il libro IX con il racconto di Eurialo e Niso, decantato da Laura Lattuada.
È il canto dell’amicizia adolescenziale e virile. E sarà il modello per Ariosto nel dar vita a Cloridano e Medoro nell’Orlando Furioso. Mentre Enea si trova in Etruria, presso Tarconte, la dea Iride va ad avvisare Turno che Enea è giunto fino alla lontana città di Corito (Tarquinia) e sta assumendo il comando della banda degli agresti Etruschi. Turno allora, approfittando dell’assenza di Enea, sferra un assalto contro l’accampamento troiano, ma i Troiani riescono a resistere. Nella stessa notte, gli inseparabili amici Eurialo e Niso si propongono di raggiungere Enea attraversando le linee nemiche. Entrano nel campo dei Rutuli, che trovano tutti addormentati, e decidono di farne strage. A iniziarla è Niso che armato di spada, la strage ai danni degli italici viene proseguita da Eurialo. Usciti dall’accampamento dei Rutuli, Eurialo e Niso vengono intercettati da un gruppo di cavalieri italici guidati da Volcente e costretti a nascondersi: Volcente cattura Eurialo e lo uccide, sicché Niso viene allo scoperto per vendicare l’amico e si scaglia contro il suo assassino, riuscendo a ucciderlo, ma muore subito dopo, trafitto dalle armi degli uomini di Volcente.