
Ultimo appuntamento per il ciclo di letture sceniche della rassegna Eneide un racconto mediterraneo sul pontile di Marina di Pietrasanta. Domani sera (25 agosto) alle 21,30 Tullio Solenghi decanterà il decimo libro.
È il grande disvelamento, la rivelazione ed il compimento del disegno poetico di Virgilio. E benché sappiamo che l’Eneide non fosse ancora compiuta pienamente nelle intenzioni di Virgilio, qui vi cogliamo il senso profondo e l’anima del suo Autore. Sull’Olimpo è in atto un duro scontro tra gli dei: Giove è irritato per lo scoppio della guerra, Giunone addossa la colpa ai Troiani e Venere implora Giove di non abbandonarli proprio mentre sono circondati da forze molto più numerose delle loro. Enea, intanto, ha assunto il comando della Lega Etrusca, e alla testa dell’esercito, torna dal territorio etrusco alla foce del Tevere. Quando lo vedono riapparire i Troiani, ancora assediati nel loro campo, riacquistano fiducia. Turno muove l’esercito italico contro il nemico ma Enea, forte dello scudo di Vulcano e della protezione di Venere, è di fatto inarrestabile.