Mallegni: “Con tagli governo a rischio servizi comunali”

Nel 2017 mancheranno alle casse comunali quasi 1,8 milioni di euro per effetto del mancato incasso del fondo compensativo Imu e Tasi stanziato per sostenere le casse comunali e per la cessazione dell’applicazione della maggiorazione dello 0,8 per cento di Tasi. Il fondo era già stato ridotto a livello nazionale dai 625 milioni del 2014 ai 472 milioni del 2015 ed è sceso nel 2016 a 390 milioni.
Per Pietrasanta la riduzione del contributo sarà del 37 per cento nel 2016 per azzerarsi completamente nel 2017. Dal 2014 al 2017 il taglio sarà di 1 milione e 587 mila destinato ad innescare effetti attualmente imprevedibili sull’erogazione dei servizi del Comune di Pietrasanta a cui l’ente dovrà far fronte. “Sono felice, anzi felicissimo, che i cittadini e le imprese paghino meno tasse. Il problema è che non è vero. E’ facile fare le finanziarie sulla pelle dei comuni e dei cittadini. – tuona Massimo Mallegni, sindaco di Pietrasanta dal palco dell’iniziativa organizzata dal vice presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani a Fiuggi lo scorso weekend dove è intervenuto – E’ un’azione indecente, un nuovo attentato nei confronti dei cittadini ed imprese. Da una parte toglie una tassa e dall’altra riduce il conferimento ai comuni che alla fine hanno due alternative: mettere una tassa comunale o ridurre i servizi. Gli enti locali devono fare i conti, ogni santo giorno, con tagli e taglietti che ormai riguardano tutti i settori, anche quelli più importanti come la sanità, la scuola, la ricerca e la manutenzione del territorio mentre per l’immigrazione i soldi si trovano sempre. Solo quest’anno la voce immigrazione ha richiesto oltre 1,2miliardi di euro”.
“Noi, come amministrazione di Pietrasanta – spiega Mallegni – ci rimboccheremo le maniche e cercheremo di compensare questo ennesimo taglio non istituendo nuove tasse ma riorganizzando e preservando i servizi. Il governo tenta di farsi bello con le casse dei comuni. Ricordo a Renzi che i cittadini voteranno per leggere il nuovo parlamento sono gli stessi che vivono nei comuni e che vengono straziati ogni giorno da questo modo di amministrare. Il Presidente si è dimenticato di quando faceva il sindaco, o forse come dicono a Firenze, non lo ha mai fatto a coscienza”. Ed ancora: “Per favore, per il bene dell’Italia e degli italiani, faccia meno marchette e si dedichi realmente ad un progetto strutturato per il rilancio della nazione. Il premier sta finanziato le sue scelte con i nostri soldi, anzi, con i soldi che non abbiamo facendo altro debito pubblico”. I cittadini italiani pagano un centinaio di tipi diversi di tasse al fisco: “Noi cittadini paghiamo al fisco tra addizionali, accise, imposte, sovraimposte, tributi e ritenute ogni anno circa 100 tipi diversi di tasse per un valore pro-capite di circa 8mila euro che sale a 12mila se ci mettiamo i contributi previdenziali. Solo i miei concittadini hanno versato allo Stato, per l’Imu dal 2013 al 2016, 21milioni di euro: 6milioni solo nell’ultimo anno. Io credo, prima di tutto da cittadino, imprenditore e poi da sindaco, che sia indecente. Il governo spende troppo e male e poi taglia fondi ai comuni tanto ci sono i sindaci e gli amministratori locali a doversi rimboccare ogni giorno le maniche per evitare il collasso delle città. Presidente Renzi ma quando va a casa insieme a tutto il suo governo?”.