M5S Viareggio: “No al trattamento con l’acido peracetico per le acque”

M5S, no al trattamento delle acque di balneazione con l’acido peracetico. Il movimento si schiera decisamente contro l’ipotesi che ritiene “dannosa per l’ambiente, inutile, tardiva e foriera di problemi e di spreco di denaro pubblico, che richiederebbe una più approfondita analisi”.
“Sull’uso dell’acido peracetico nei depuratori per risolvere il problema dell’inquinamento delle acque interne che sfociano al mare – dice il M5S Viareggio – è contraria persino l’Arpat (che guarda caso si è contrapposta anche alla decisione del Consorzio di bonifica nel mischiare acque marine con quelle dolci per eliminare le tossiche alghe Microcystis nel fosso Farabola a Viareggio), si arriva così a concepire degli impianti che costeranno alla comunità fino a due milioni di euro, senza risolvere il problema, che andrebbe invece individuato alla fonte, nella ricerca degli scarichi abusivi, nelle fogne nere da sanzionare come ecoreati, nella miscela tra le fogne nere e quelle bianche, nella inadeguatezza del depuratore di Camaiore e nel mancato accordo di “previbalneazione” da fare ad inizio stagione con Arpat”.
“Una delle soluzioni possibili – proseguono i Cinque Stelle di Viareggio – che potremmo proporre è convogliare i corsi d’acqua negli alvei fluviali originali ristabilendo l’antico equilibrio tra flora e fauna, dandogli nuovi corsi curvilinei, creando bacini di espansione naturale con l’apporto di impianti di fitorimediazione che depurino in maniera naturale, utilizzando l’acqua in eccesso per la coltivazione o da usare per gli impianti sportivi, infine creare delle piccole vasche di decantazione alla foce. Sempre alla foce, utilizzando impianti che per elettrolisi trasformano il sale marino immesso in cloro gassoso si disinfetterebbe per ossidazione flussi straordinari di acqua provenienti dai depuratori che con i raggi solari verrebbe ritrasformato in sale come nelle biopiscine.
Su questi interventi c’è da discutere di ben altro che di progetti inutili, costosi e dannosi per l’ambiente e quando certe scelte non vengono condivise con i cittadini il danno è certo e può diventare irreparabile. Attuare opere di bonifica e di disciplina ambientale è molto faticoso per chi non utilizza la conoscenza della materia ed appare oltretutto demenziale e schizzofrenico affidare alla chimica la soluzione per risolvere il problema dell’inquinamento”.