Baldini e il ricorso al Consiglio di Stato: “Non ci faremo intimidire da Rossi”

E’ ancora polemica sul ricorso ad adiuvandum della Regione Toscana contro la decisione del Tar di annullare le elezioni a Viareggio del maggio del 2015. Massimiliano Baldini, autore del ricorso, cavalca la polemica: “Intendo pubblicamente ringraziare – dice – il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi, tutti i gruppi consiliari di opposizione in Regione Toscana, i loro capigruppo che sono intervenuti, così come i singoli consiglieri – da Forza Italia, alla Lega Nord, da Fratelli d’Italia al Movimento Cinque Stelle al sì Toscana – per i rilievi che, ieri in consiglio regionale, hanno mosso nei confronti della decisione del presidente Enrico Rossi di costituirsi al Consiglio di Stato a sostegno dell’ex sindaco Giorgio Del Ghingaro e contro la sentenza del Tar Toscana che ha annullato le elezioni di Viareggio a causa della sparizione di ben 675 schede vidimate e non utilizzate e di ulteriori gravissime irregolarità”.
“Il diritto costituzionale al voto – prosegue – il diritto dei cittadini ad un procedimento elettorale corretto non ha e non deve avere colore politico (come hanno ben compreso le forze di opposizione, del tutto disomogenee fra loro) e chi riveste ruoli istituzionali dovrebbe guardarsi bene dall’intraprendere decisioni di parte, tanto più in un contesto asettico come quello della verifica della correttezza e del rispetto delle norme che regolano le procedure di voto”.
“La certezza del voto – continua Baldini – rappresenta l’ultimo baluardo della democrazia e l’intervento del governatore della Regione a sostegno di una parte, la sua parte, ne contraddice lo stesso principio ispiratore di fondo, negandolo alla radice. Dispiace doverlo constatare anche a livelli così importanti ma – tamquam non esset – non ci faremo certo intimidire da queste “barbarie costituzionali”, nè arretreremo di un centimetro nel portare avanti questa doverosa battaglia per la legalità”.