Pietrasanta non vuole i migranti, Mallegni: farò barricate

Pietrasanta, il Comune “teme” l’arrivo in transito provvisorio i 75 migranti sul proprio territorio. E a lanciare l’allarme è proprio il sindaco Massimo Mallegni, pronto a mettersi di traverso contro la decisione del prefetto.
“Una maxitendopoli per ospitare i migranti nel parcheggio del terminal bus di Pietrasanta. La Prefettura di Lucca ha sondato la possibilità di utilizzare lo spazio del parcheggio sterrato del terminal bus, alle porte dei centro storico e nel cuore del parco internazionale della scultura contemporanea tra le sculture di Botero, Mitoraj e Yasuda, per accogliere un numero imprecisato di migranti. Secondo i nuovi parametri a Pietrasanta, toccherebbero tre migranti ogni mille abitanti, 75 in totale”. A dirlo è l’ammministrazione comunale di Pietrasanta, da sempre contraria alla opzione.
“Pietrasanta – prosegue la nota – è l’unico comune toscano al di sopra dei 15mila abitanti ad aver avuto il coraggio di opporsi al piano di accoglienza diffusa del governo. Nelle scorse ore una tendopoli è stata installata notte tempo nella frazione di Ripa, nel comune di Seravezza, nell’area adiacente alla sede della Croce Rossa con un vero e proprio blitz. Lo stesso potrebbe accadere anche a Pietrasanta dove, in pochi giorni, potrebbe trovare posto una tendopoli. In un primo momento, stando alle prime informazioni, dovevano essere i locali dell’ex stazione ferroviaria ad essere recuperati per ospitare i migranti, nel primo pomeriggio, dopo una riunione in Prefettura a cui non è stata invitata l’amministrazione comunale, la scelta è invece ricaduta sul piazzale del terminal bus, adibito ad area parcheggio. L’area si trova dietro la stazione e a ridosso della via Aurelia”. Il sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni ha informato dell’ipotesi attraverso due video social sulla pagina Facebook del Comune sull’intenzione della prefettura di Lucca di far arrivare a Pietrasanta un primo nucleo di migranti. “Il prefetto di Lucca sta tentando – dice Mallegni – senza comunicarlo al sindaco che è la massima autorità locale, di piazzare un numero imprecisato di immigrati nella nostra città. Provo indignazione personale ed indignazione istituzionale per questo modo di agire. Se il governo italiano intende calpestare i diritti degli italiani e degli stranieri che già vivono nel nostro paese mi opporrò con tutte le forze fino a che sarò sindaco di questa comunità sempre nel rispetto delle regole istituzionali. Se necessario mi sdraierò a terra con la fascia tricolore e sono sicuro che i miei concittadini saranno al mio fianco per evitare uno scempio ingiusto nei confronti della comunità”.
Rincara la dose il capogruppo di Pietrasanta prima di tutto Alberto Giovannetti: “Nessuno ha chiesto ai cittadini di Pietrasanta, che pagano le tasse, se sono d’accordi con il concedere l’ospitalità ai migranti. Credo che sarebbero in completo disaccordo con la linea del Governo e con il metodo poco educato di piazzare migranti ad insaputa di tutti”.
E’ il commento di Alberto Giovannetti, capo gruppo di Pietrasanta prima di tutto in consiglio comunale: “Il Partito Democratico cittadino, in tutta questa vicenda, dove è finito? – dice – Non si esprime? Non dice nulla? Sono d’accordo con queste soluzioni ed ipotesi? Siamo curiosi di conoscere la loro posizione a riguardo”. Sulla vicenda interviene anche Alessandro Ronchi, consigliere comunale di maggioranza: “All’inizio pensavo ad uno scherzo di cattivo gusto; sistemare un numero imprecisato di immigrati alle porte del centro storico, per di più senza interpellare il sindaco. Qui non si tratta né di razzismo ne di populismo demagogico ma semplicemente di buon senso. La nostra priorità sono i nostri concittadini, purtroppo sempre troppi, che si trovano in gravi difficoltà, senza neanche l’essenziale per sopravvivere. La nostra amministrazione ha l’obiettivo di aiutare tutti, partendo però dalla nostra gente. Non ci interessa riempirci la bocca e soprattutto le tasche sulla pelle della povera gente, perciò sua Eccellenza si rassegni, a Pietrasanta troverà la porta chiusa”.
Stessa dinamica anche a Viareggio dove si è sparsa la voce del possibile arrivo di un nuovo gruppo di profughi in piazza Sant’Antonio: “E’ vero – si chiede Alessandro Santini – che la Prefettura di Lucca ha presentato una richiesta scritta, ufficiale, ai frati francescani di Viareggio, per allestire un alloggio profughi in piazza Sant’Antonio, nell’edificio che prima ospitava il comando cittadino di polizia municipale? E’ vera questa informazione, chiedo a sua eccellenza il Prefetto di Lucca, Giovanna Cagliostro? E’ vero che la Prefettura si sta muovendo alle spalle di viareggini e torrelaghesi, così come sembra stia facendo a Pietrasanta, bypassando il sindaco Mallegni e come ha fatto a Seravezza, informando il Comune degli arrivi “temporanei” solo a cose fatte?”. “Sono certo – proege – che lei smentirà subito questa notizia. Ma lo faccia presto. Perché in piazza Sant’Antonio ci sono case, bar, cinema e piccole attività commerciali già in pieno allarme. Perché piazza Sant’Antonio è a due passi dal centro di Viareggio, anzi, è già nel centro di Viareggio. Perché nonostante l’impegno di tutte le forze dell’ordine, alle quali va la nostra massima gratitudine, non passa giorno che i quotidiani locali non riportino notizie di scippi, furti, episodi di spaccio ma anche fatti di maggiore gravità: il senso di insicurezza, qui, è alto e lei lo sa bene. Quindi smentisca subito, tranquillizzi i cittadini che con grande preoccupazione mi hanno segnalato questa notizia. Che fra l’altro, proprio “nuova” non è: era già circolata, con insistenza, l’anno scorso, a marzo. Fu smentita dal sottosegretario agli interni, dottor Domenico Manzione. Ora faccia lo stesso lei, prefetto, e lo metta nero su bianco che in centro a Viareggio non saranno alloggiati né profughi, né richiedenti asilo né immigrati in attesa di una sistemazione definitiva”.