
Ieri (18 settembre) è stato inaugurato l’ostello del pellegrino di Camaiore, nei locali adiacenti alla chiesa monumentale della Badia di Camaiore. Alla presenza delle autorità della regione Toscana, grazie alla quale sono stati finanziati i lavori di restauro e adeguamento della struttura ottenuti dai fondi dell’unione europea per lo sviluppo degli itinerari culturali, e della curia arcivescovile di Lucca che condivide con il comune la proprietà dei beni nell’area della chiesa della Badia, il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto e i gestori della struttura Roberto Vigiani e Grazia Maggiani hanno tagliato il nastro e dato inizio all’ospitalità.
L’obiettivo del programma di valorizzazione dell’ostello del pellegrino di Camaiore, messo in atto dall’amministrazione comunale, è di duplice entità: da una parte persegue il recupero edilizio del bene, attraverso un intervento di restauro e di ripristino filologico dei vari spazi utilizzati in maniera parziale o del tutto inutilizzati a causa dello stato di degrado fisico in cui versavano, dall’altra vuole garantire forme di gestione che non compromettano la fruizione pubblica del bene nei principi di tutela dei suoi caratteri storico-artistici. Le azioni sono state mirate a mettere a disposizione dei pellegrini della Francigena un luogo di sosta e pernottamento, ampliando l’offerta turistica dei servizi presenti nel centro storico e nell’entroterra di Camaiore, al fine anche di offrire a un pubblico prevalentemente giovane una struttura ricettiva a costi contenuti, in un contesto territoriale articolato sia per i valori storici-artistici, sia per la presenza dei servizi essenziali. Valorizzando dunque questa struttura ricettiva, attraverso una sistematica cura e manutenzione nel tempo, l’amministrazione di Camaiore punta a promuovere il territorio comunale e in particolare l’entroterra collinare, guardando al turismo scolastico, culturale, religioso, sportivo ed escursionistico.
I lavori di recupero e di arredo avviati nel 2015 si sono conclusi nel marzo 2016. Il progetto ha privilegiato una conservazione il più possibile fedele all’impianto originario, articolato nei tre distinti edifici, senza introdurre forzature nel sistema distributivo ma rafforzando le funzioni compatibili. Attraverso la realizzazione di connessioni, di minima entità, ottenute in gran parte dal ripristino delle originarie aperture e in parte dalla connessione dei diversi corpi scala, sono stati collefati sotto il profilo formale e funzionale i tre corpi che costituiscono il complesso. L’ostello ha una capienza di 24 posti letto, distribuiti su due piani: al primo piano, raggiungibile anche dai diversamente abili con un servoscala, si trova una camera doppia dotata di servizi igienici e doccia accessibili, mentre al secondo piano si trovano 4 camere da letto rispettivamente con 4, 5, 6 e 7 posti letto. Al piano terra il progetto ha previsto il mantenimento dell’attuale destinazione come sale pluriuso che potranno ospitare eventi culturali, mostre e conferenze organizzate sia dal gestore che dall’amministrazione comunale. Al primo piano, nella parte centrale, il recupero dei locali esistenti è stato destinato all’accettazione dei pellegrini, una sala comune dedicata al relax e alla socializzazione, un punto internet, uno spazio conviviale destinato a cucina e pranzo caratterizzato dalla presenza di un ampio camino. Vi è stata la riapertura della loggia sul prospetto principale e il suo ripristino.
Al piano secondo, per quanto riguarda la parte centrale, il progetto ha previsto la realizzazione di 3 camere, confermando la distribuzione planimetrica preesistente. Gli spazi sono stati arredati secondo la filosofia del restauro conservativo con soluzioni low-budget e finalizzati alla condivisione di un’esperienza di vita collettiva in modo da offrire soluzioni di ospitalità temporanea low-cost. Il progetto è opera dell’architetto Maurizio Bruschi, responsabile dell’ufficio opere pubbliche strategiche del comune di Camaiore, coadiuvato dai colleghi di ufficio, l’ingegner Simone Pasquali e Angela Lunardini. La gestione dell’ostello del pellegrino è stata affidata, mediante bando emesso dal comune di Camaiore, a Roberto Vigiani che, con sua moglie Grazia Maggiani, gestirà l’ospitalità e la struttura.
Roberto (guida alpina, maestro di alpinismo e istruttore nazionale) e Grazia (laureata in lingue e letterature straniere moderne, direttore tecnico di agenzie turistiche, esperta di marketing turistico e tour operator) hanno gestito in passato il rifugio alpino Cai Forte dei Marmi, Stazzema, con l’ausilio del proprio gruppo di operatori professionali con cui si sono sviluppate importanti e pluriennali esperienze nel settore turistico (accompagnamento, ricettività, promozione) nel territorio apuano e camaiorese. Sul piano propriamente turistico l’ostello rappresenta una piccola struttura ricettiva per un tipo di turismo diverso da quello tipico fatto dagli hotel e dai bed & breakfast: un luogo di sosta per i pellegrini della via Francigena senza pretese dal punto di vista dei servizi ma in linea con un certo modello europeo di accoglienza che si sta diffondendo ovunque. Quello camaiorese è uno dei pochissimi esempi di ostello del pellegrino presenti in Toscana, il primo assoluto in Versilia, e anche per questo sarà preso come modello di riferimento in ambito regionale. “È l’inizio di un nuovo rinascimento per Camaiore – commenta il sindaco Alessandro Del Dotto – perché l’inaugurazione dell’ostello del pellegrino è il primo di una lunga lista di lavori che verranno completati nei prossimi mesi: sabato prossimo (24 settembre) verrà aperto il giardino del San Francesco, proprio di fronte all’ingresso del civico museo archeologico; poi sarà il turno del parco di Bussoladomani e del cinema Moderno. Stiamo portando avanti il progetto relativo alla realizzazione degli impianti alle foci fluviali ed è in via di definizione il bando per l’assegnazione del Cascinale Mariotti. L’ostello del pellegrino – continua il sindaco – è un importante traguardo per questa amministrazione comunale e per Camaiore, per i nostri concittadini e per i pellegrini che transitano lungo la via Francigena. Un’ulteriore offerta turistica, che si differenzia rispetto a ciò che che già offriamo e che è importante anche nell’ottica di destagionalizzazione e diversificazione. Con i rinnovati locali del piano terra, ci sarà inoltre un nuovo spazio culturale nel comune di Camaiore”. Il sindaco Del Dotto tiene infine a ringraziare le persone che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo: “Ringrazio gli assesori Rovai, Carrai e Leo che hanno seguito tutto l’iter progettuale, faccio i complimenti all’architetto Bruschi e al suo ufficio per lo stupendo lavoro realizzato, non dimenticando l’ingegner Festa, Luca Landucci e Paolo Benedetti che hanno predisposto gli atti per realizzare l’opera. Ringrazio le ditte che hanno realizzato i lavori, e porgo un grande saluto a Mario Matteucci, che nel 1999, da presidente della commissione cultura, avviò l’iscrizione del comune di Camaiore all’associazione europea delle vie Francigene, poi dimenticata da chi lo ha succeduto, ma dalla nostra amministrazione fortemente e volutamente ripresa perché crediamo nelle potenzialità della via Francigena e crediamo in ogni forma di ospitalità. Do un grosso in bocca al lupo a Roberto e Grazia e al loro staff, augurando loro buon lavoro”.