M5S, mozione in Regione per dire no all’acido peracetico contro l’inquinamento delle acque

“Per ridurre la carica batterica presente nelle foci fluviali versiliesi è stato usato l’acido peracetico, una pratica criticata da Arpat secondo la quale il rimedio ha “natura temporanea in attesa di adeguamenti strutturali su scarichi abusivi e fognature” e “può avere effetti collaterali sull’ambiente oltre a non eliminare gli elementi patogeni, rimuovendo il segnale di pericolo ma non il rischio effettivo per la salute”. Il Movimento 5 Stelle porta il caso in Regione con una mozione per il blocco di ogni tipo di sversamento dell’acido peracetico nei canali e fiumi toscani.
“Ci sono voluti 12 anni – commenta Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della commissione ambiente e territorio – dal 2002 al 2014, per ottenere un accordo di programma sulla tutela di foci fluviali e acque marine apuo versiliesi. Sappiamo anche quanti soldi ci vorrebbero per metterle in sicurezza ed ottenere un livello di depurazione da paese civile: 38.649.919 euro. Già era inaccettabile che nella divisione dei costi, a pagare la parte grossa saranno sempre i cittadini – con 27,5 milioni caricati sulla tariffa del servizio idrico integrato – ma è intollerabile che a distanza di due anni si continuino ancora a mettere pezze al buco, addirittura pericolose per la salute pubblica”.
“La pericolosità dell’acido peracetico – conclude Giannarelli – è accertata scientificamente: ce lo dice da ultimo uno studio internazionale, pubblicato a febbraio 2015, dove si sostiene che la sostanza “può produrre forti effetti locali a contatto diretto con gli occhi, pelle e tratto respiratorio”. Ce lo ripete Arpat. Ma cosa hanno fatto mai di male i cittadini apuo-versiliesi e i turisti legati alla zona per meritare questo trattamento dalle amministrazioni locali. La Regione fermi questo scempio e acceleri le opere previste nell’accordo di programma: servono depuratori funzionanti e non scorciatoie chimiche che avvelenano noi e l’ambiente”.