Pasto da casa nelle mense, confronto a Camaiore

5 ottobre 2016 | 15:47
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Pasto da casa nelle mense, confronto a Camaiore

Lunedì prossimo (10 ottobre) il sindaco Alessandro Del Dotto e l’assessore alla pubblica istruzione Galeotti, incontreranno le dirigenti degli istituti comprensivi di Camaiore e le presidenti dei consigli d’istituto per discutere della questione ‘panino a scuola’. L’argomento è tornato di recente attualità a seguito della sentenza di appello del Tar Piemonte che ha accolto l’istanza di un gruppo di genitori che protestava contro il caro tariffa arrivata a Torino a 7,10 euro a pasto (contro i 3,90 di Camaiore).

All’appuntamento parteciperà Ida Aragona, dirigente del settore della sicurezza alimentare e sanità veterinaria dell’Asl che illustrerà “come la normativa locale attuale non permetta il consumo nel refettorio comune di pasti non lavorati nelle cucine della mensa, prodotti che seguono un particolare protocollo qualitativo e sanitario per evitare adulterazioni”, spiega il Comune in una nota. L’incontro è il primo passo per cercare di trovare una soluzione che possa permettere di rispettare la sentenza anche nei plessi del territorio del Comune di Camaiore, in attesa di un pronunciamento definitivo della giustizia.
“Bisogna sottolineare – spiega il sindaco di Camaiore Del Dotto – come il problema a livello nazionale sia stato sollevato soprattutto per una questione economica e non qualitativa, aspetto su cui il Comune di Camaiore sta facendo un lavoro eccezionale in collaborazione con la commissione servizi scolastici e Cir Food. Vogliamo rispettare la libertà di scelta, ma nel rigoroso rispetto della legge. Anche perché – conclude – crediamo nel valore educativo del momento del pasto sia come approfondimento di una corretta cultura alimentare, sia per il suo aspetto sociale”.
In questi due anni, come viene scritto in una nota, è stato l’opera continua di verifica sulla qualità delle mense camaioresi portata avanti dalla commissione servizi scolastici grazie al quale si segnalano miglioramenti sensibili nel gradimento dei piatti proposti. A ulteriore conferma di questo lavoro ci sono le esigue quantità di cibo che finiscono nel circuito del ‘buon samaritano’, protocollo d’intesa tra Comune di Camaiore, Ausl e associazioni del terzo settore, per l’utilizzo dei menu non consumati.