Depuratori e shoppers illegali, multe e sequestri in Versilia

6 ottobre 2016 | 15:31
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Depuratori e shoppers illegali, multe e sequestri in Versilia

E’ arrivata negli stabilimenti balneari e nei villaggi turistici, ma anche negli impianti di depurazione, di trattamento delle acque reflue e nei cantieri navali, oltre che dai produttori di sacchetti di plastica della Versilia, la campagna estiva condotta dai carabinieri del Comando per la tutela dell’ambiente, in esecuzione alle direttive del ministro Gian Luca Galletti e in coordinamento con le direzioni generali. E i risultati sono stati rilevanti: 713 controlli in tutta Italia, 202 persone segnalate, 80 sanzioni penali e 59 amministrative, 42 sequestri per un valore oltre 27 milioni di euro. I dati sono stati presentati oggi a Roma, nella sede del ministero dell’Ambiente, dal ministro Gian Luca Galletti e dal comandante dei carabinieri per la tutela dell’ambiente, generale di brigata Sergio Pascali.

La campagna sui sacchetti, shopper, biodegradabili, già avviata nei mesi precedenti, ha contato 150 ispezioni a produttori e rivenditori all’ingrosso del settore per verificare il rispetto della normativa italiana che, dall’agosto 2014, vieta e sanziona la commercializzazione di sacchetti non ecocompatibili. I carabinieri per la tutela dell’ambiente hanno rilevato non conformità in 33 società operanti nel settore, soprattutto nelle aree industriali del nord Italia, sequestrando oltre 89 tonnellate (82 solo nel settentrione) di shoppers da asporto monouso difformi rispetto alla norme o contraffatte, con segni falsi e mendaci. Il valore complessivo dei sequestri è di 524mila euro, mentre sono state comminate 38 sanzioni amministrative per 183 mila euro. La campagna per la tutela delle acque, invece, ha verificato il corretto funzionamento dei depuratori comunali e degli impianti di trattamento acque reflue industriali, degli stabilimenti balneari, dei villaggi turistici e dei cantieri navali. A fronte di 563 controlli, i carabinieri hanno rilevato 105 casi di non conformità, 188 persone sono state segnalate in ambito penale, 77 le sanzioni. Sono stati 26 i sequestri per oltre 26 milioni e 600 mila euro. Le 21 sanzioni amministrative elevate a 14 soggetti sono state invece di un valore complessivo di oltre 174mila euro. Per quanto riguarda la gestione dei depuratori comunali, la maggior parte delle irregolarità sono state riscontrate nelle regioni del sud e centro Italia: in particolare nei Comuni di Viareggio, Pietrasanta e
Seravezza ma ci sono anche Massa, Carrara, Prato. Le violazioni rilevate riguardano l’attivazione di scarichi di acque reflue urbane in assenza della prescritta autorizzazione, il superamento dei valori limite di emissione previsti per legge, l’inadempimento dei contratti di pubbliche forniture da parte delle società di gestione per l’inosservanza degli standard minimi di qualità del refluo depurato ed, in alcuni limitati casi, il reato più grave di avvelenamento delle acque.