Epea, al via la mostra internazionale a Villa Argentina

14 ottobre 2016 | 13:07
Share0
Epea, al via la mostra internazionale a Villa Argentina

Al via domani (15 ottobre) alle 11,30 a Villa Argentina a Viareggio la mostra fotografica che è stata definita “la palestra europea della fotografia” Epea03, la terza edizione dello European Photo Exhibition Award. L’esposizione fotografica itinerante, frutto del lavoro di 12 giovani fotografi che hanno percorso l’Europa per i loro scatti sul tema Confini sfuggenti, apre alla presenza del presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Oriano Landucci, del presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, e del curatore Enrico Stefanelli.

Stamani alla preview, insieme a Landucci e Stefanelli, c’era il consigliere Enzo Giuntoli in rappresentanza della Provincia di Lucca.
Aperta a ingresso libero, l’importante mostra è sostenuta dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, che la organizza insieme alle altre fondazioni partner del progetto europeo a sostegno dei giovani talenti, e grazie alla collaborazione con la Provincia di Lucca.
I fotografi proposti per l’Italia, dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, sono stati selezionati da Enrico Stefanelli, ideatore e anima del Photolux Festival.
I 12 fotografi scelti per questa edizione sono: Arianna Arcara (Italia), Pierfrancesco Celada (Italia), Marthe Aune Eriksen (Norvegia), Jakob Ganslmeier (Germania), Margarida Gouveia (Portogallo), Marie Hald (Danimarca), Dominic Hawgood (Regno Unito), Robin Hinsch (Germania), Ildikó Péter (Ungheria), Eivind H. Natvig (Norvegia), Marie Sommer (Francia) e Christina Werner (Austria), che provengono da 9 Paesi europei.
Epea mira a creare uno spazio libero in cui sviluppare temi socialmente rilevanti in materia europea, discussi da fotografi di talento che vivono e lavorano in Europa e che ancora si trovano all’inizio della loro carriera di fotografi professionisti.
Uno dei modi migliori per percepire la storia europea è esaminare i suoi costanti e complessi cambiamenti e le trasformazioni, come sintomi di un processo dinamico di sviluppo che ha la tendenza non solo a rimodellare la realtà, ma anche le proprie idee e l’immagine. Non sorprende, quindi, che le recenti analisi della situazione europea contemporanea si siano concentrate sugli effetti delle maggiori trasformazioni che stanno avvenendo nella società: la transizione verso un’economia postindustriale, il forte aumento del flusso e delle reti di comunicazione e delle merci; l’aumento della mobilità delle persone, in particolare la ripresa del fenomeno dell’immigrazione (e la conseguente intensificazione del dibattito sulle condizioni di integrazione, ma anche di controllo e legalità); e gli effetti della globalizzazione economica, tecnologica e culturale. Questi sono solo alcuni esempi che rafforzano l’idea che ci troviamo di fronte a significativi (e in alcuni casi radicali) cambiamenti delle condizioni di vita e delle strutture sociali e culturali in Europa, una percezione che è stata recentemente accentuata dalla grave crisi economica e politica che ha avuto conseguenze devastanti per la società, che istigano nuovi fronti di frammentazione nello spazio europeo e l’emergere di nuovi tipi di fenomeni e di conflitto.