Ottanta associazioni in piazza a Forte dei Marmi per “Futuriamo”

80 associazioni, 25 esibizioni, 320 persone a pranzo davanti al Comune. Questi sono solo alcuni dei numeri di Futuriamo 2016, la nona edizione della festa delle associazioni che operano sul territorio di Forte dei Marmi. Una grande partecipazione in una splendida giornata di sole, che ha aiutato il successo della manifestazione.
“L’ultima – racconta l’assessore alla partecipazione Alessio Felici – del mio mandato, iniziato nel 2012 e con 5 edizioni alle spalle in prima linea. Ho visto per le strade il miglior biglietto da visita del nostro paese. Tanta gente fra gli stand, tante associazioni coinvolte e molte famiglie con bambini che si sono divertiti con le attrezzature delle associazioni sportive. Una festa organizzata da fortemarmini per i fortemarmini con le associazioni che hanno messo in mostra tutte le loro attività. Perché un paese non può definirsi tale senza il tessuto sociale, che le associazioni e il mondo del volontariato in genere contribuiscono a tenere in piedi. Il mio augurio è che questa festa prosegua negli anni a venire e cresca sempre di più. Grazie a tutti coloro che hanno vissuto con me questa iniziativa nei 5 anni di assessorato, dai miei colleghi amministratori, in primis il sindaco Umberto Buratti, passando dagli uffici che hanno collaborato ,tutti, ma con una menzione particolare all’ufficio dell’osservatorio turistico di destinazione, fino al comando della polizia municipale per la gestione della viabilità ed il controllo della manifestazione. Grazie al personale della nostra biblioteca comunale, presente con un proprio stand. Grazie all’azienda Multiservizi, ma soprattutto grazie alle associazioni intervenute ed alle persone che hanno voluto trascorrere una giornata in mezzo a noi, nella quale si è respirato l’aria di paese con il profumo delle cose di una volta e il sentirsi una comunità viva. Grazie allo staff della contrada Il Ponte per l’ottimo pranzo che ha trovato unanimi consensi. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato, come i ragazzi del Mandala e quelli del service, a chi si è alternato sul palco a presentare e chi ha montato e smontato tutto”.