
“400 firme depositate in Comune di cittadini di Corsanico che chiedono a sindaco e capigruppo consiliari delucidazioni e di bloccare l’antenna spuntata come un fungo all’inizio del bosco del monte Meto vicino ad alcune abitazioni e non distante dalla frazione”. Ad annunciarlo è il consigliere comunale di opposizione Alberto Coluccini.
“Subito dopo essere stato chiamato a verificare dai cittadini di Corsanico – prosegue il consigliere – ed essermi recato sul posto per un sopralluogo dove ho riscontrato che si stava realizzando all’inizio del bosco una gettata di cemento per l’installazione di una nuova antenna, il 7 ottobre 2016 ho prontamente presentato una richiesta di informativa/esposto al sindaco e dirigenti competenti ed al consiglio comunale del 10 ottobre 2016 una interpellanza nelle comunicazioni chiedendo delucidazioni in merito sempre al sindaco ed assessori competenti. Ad oggi non ho nessuna risposta ufficiale, mentre i lavori sono ormai conclusi ed il traliccio antenna istallato”.
“Dalle notizie che ho potuto reperire in proprio – prosegue – pare si tratti di un terreno privato, pochi metri quadrati di bosco acquistati da qualcuno proprio per costruirci una nuova antenna con lo scopo di attivarla subito per il wifi al posto di una istallazione a Pedona ma subito dopo per affittare gli spazi rimanenti del traliccio alle compagnie telefoniche interessate. Resto in attesa di risposta all’informativa/esposto ed alla interpellanza consiliare presentata, ma è certo che se pure si tratti di terreno privato l’autorizzazione deve essere rilasciata dal Comune e la pratica autorizzata dall’ufficio Suap e sindaco, assessore Rosi all’urbanistica/edilizia e Donati assessore ai lavori pubblici non possono non saperne niente”.
“Purtroppo – conclude – questo accade all’insaputa di tutti i cittadini ed anche dei consiglieri comunali a pochi giorni dal pericolo scampato di una nuova antenna vicino alla scuola di Piano di Conca dove gli assessori avevano fatto marcia indietro sulla decisione già presa a fronte della mobilitazione popolare e dove nel consiglio comunale con un ordine del giorno congiunto si era impegnata l’amministrazione comunale a convocare la commissione tutela ambiente prima di rilasciare ogni nuova concessione per le antenne e fino al varo del piano delle antenne richiesto da me, in ottemperanza della legge regionale del 2011 a cui ad oggi siamo ancora inadempienti. Sulla completa regolarità dell’operazione e dei permessi, pur restando in attesa di risposta ai quesiti posti e della copia degli atti richiesti, nutro dei dubbi, anchè perchè nella variante al regolamento urbanistico approvata c’è una delle mie rare mozioni approvate che prevede che nelle zone collinari i nuovi servizi anche se richiesti per pubblica utilità devono comunque prima ricevere il parere della commissione consiliare, proprio per evitare scempi e danni maggiori dell’utilità dichiarata, la commissione consiliare garantisco non essersi mai riunita per valutare la richiesta e nessuno degli assessori Rosi e Donati l’ha mai neanche informata”.