Santini, ancora dubbi su Anci Innovazione e I Care

19 ottobre 2016 | 15:02
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Santini, ancora dubbi su Anci Innovazione e I Care

“Bene la ripartenza del servizio di riscossione attraverso I Care. Ottimo che si lavori per evitare che a fine anno alcuni atti vadano in prescrizione il Comune perda il diritto di riscuotere quanto dovuto. Ma quando, a proposito di Anci Innovazione, si parla di “congruità del compenso richiesto che I Care ha comparato con le varie proposte presenti sul mercato”, a quale procedura di comparazione si fa riferimento? Quali sono le “proposte presenti sul mercato” valutate per il servizio che oggi, a quanto sembra in emergenza, viene confermato ad Anci Innovazione “nelle more di una gara ad evidenza pubblica”?”. Questi i dubbi del coordinatore provinciale di Forza Italia, Alessandro Santini in merito al rinnovato accordo fra I Care e Anci Innovazione per il servizio riscossione crediti.

“Se le cose sono state fatte come si deve – prosegue Cantini – perché il consulente Cesare Cava ha abbandonato in fretta e furia il suo posto, quando ho avanzato poche e banali domande in merito al suo ruolo in I Care? E perché in questi mesi nessuno, a partire dal presidente Moreno Pagnini, si è sentito in dovere di dare un minimo di spiegazioni? Se non altro, per tutelare la professionalità del dottor Cava che – mi sembra sempre più evidente – si è trovato fra l’incudine e il martello”.
“Voglio augurarmi – conclude – che, almeno ora, i vertici di I Care siano più solleciti e trasparenti nel riferire ai cittadini (perché è di soldi pubblici che si parla) come stanno le cose: quanto durerà questo servizio “in emergenza” di Anci Innovazione, quale costo abbia e se verrà fatta una gara vera, nelle forme previste dalla legge, quando “l’emergenza” del momento sarà terminata. Se poi il presidente Pagnini volesse anche spiegare a che punto è la selezione per il nuovo direttore di I Care, sarebbe proprio il massimo”.