Benvenuti apre la stazione dell’Olivo con l’Avaro di Molière

Ai nastri di partenza la nuova stagione al teatro dell’Olivo di Camaiore che si conferma nel territorio della Versilia come un riferimento culturale importante per lo spettacolo dal vivo.
Grazie alla proficua collaborazione fra Fondazione Toscana Spettacolo onlus e l’amministrazione comunale di Camaiore anche quest’anno sarà portato in scena un programma di rilevanza nazionale con una varietà di spettacoli premiati e numerosi nomi di rilievo, tra i quali Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti, Augusto Fornari e Nicolas Vaporidis, Sandro Lombardi e Massimo Verdastro, Sebastiano Lo Monaco, Catherine Spaak, Michele Sinisi e Ciro Masella.
Dieci appuntamenti lungo un excursus culturale all’insegna della riflessione, dell’umorismo tagliente, a tratti autoironico, pieno di situazioni brillanti. Dieci titoli che propongono un percorso binario di intrecci (cinema e teatro per Miseria e nobiltà, teatro e musica per Polli di allevamento e Degni di nota), di riletture (L’avaro di Molière e Re Lear di Shakespeare), di dinamiche di coppia (Finché giudice non ci separi di Augusto Fornari, L’apparenza inganna di Thomas Bernhard, Colette di Catherine Spaak e Lea Pacella), di ingiustizie (Il berretto a sonagli e Come un granello di sabbia).
La stagione si aprirà martedì 6 dicembre con Alessandro Benvenuti protagonista de L’Avaro di Molière, nel libero adattamento del pluripremiato Ugo Chiti che puntualmente riscrive i classici per Arca Azzura Teatro. Anche questo spettacolo è connotato da una forte modernità e freschezza che non ne sconvolge la struttura classica. Una combinazione ‘esplosiva’ che ha prodotto uno spettacolo di grande impatto visivo e scenico. La Parigi del Settecento tra avarizia scellerata, matrimoni combinati, medici incapaci, lusso sfrenato e gioco d’azzardo si avvicina ‘pericolosamente’ alla società contemporanea.
Domenica 18 dicembre è di scena Polli d’allevamento di Giorgio Gaber, nel riallestimento della produzione originale del 1978. Attraverso la voce di Giulio Casale e alla sua interpretazione rivivono le contestazioni degli anni Settanta che ieri come oggi sono di monito ai giovani. Un’occasione per ritrovare un grande artista e maestro. A seguire, giovedì 12 gennaio, un cast ‘all stars’ di beniamini del pubblico, Luca Angeletti, Augusto Fornari, Laura Ruocco, Toni Fornari, Nicolas Vaporidis in Finchè giudice non ci separi: analisi ironica sul difficile tema della separazione, piena di colpi di scena. Una commedia che analizza ironizzando la difficile vita degli uomini separati oggi. In scena, giovedì 26 gennaio, c’è L’apparenza inganna, la commedia amara di Thomas Bernhard che ci racconta la solitudine e il confronto dei due fratelli Karl e Robert. In un’alternanza tra monologo e dialogo si inseguono i ricordi di una carriera passata e l’amore per una donna, Mathilde, la defunta moglie di Karl. Grande prova d’attore per Sandro Lombardi e Massimo Verdastro. Giovedì 9 febbraio arriva Sebastiano Lo Monaco che porta in scena Il berretto a sonagli mentre la serata di giovedì 16 febbraio è dedicata alla storia vera di un innocente, un uomo qualunque che ha vissuto ventidue anni in carcere senza mai smettere di lottare. Come un granello di sabbia, prodotto da Mama Chuma Teatro una compagnia di Reggio Calabria, racconta la vita di Giuseppe Gulotta, giovane muratore siciliano, costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri. Una storia di segreti, misteri, mafia e Stato in un sistema alimentato da pregiudizi, torture e silenzi. Giovedì 2 marzo Catherine Spaak vestirà i panni di Colette una delle scrittrici francesi più celebri e ammirate del suo tempo. Figura femminile emblematica e scandalosa per una società francese che passava al ventesimo secolo con la sua presenza vivace e innovativa, diventa specchio del bisogno di libertà di espressione del suo tempo. La sua storia viene raccontata attraverso duetti con gli uomini più importanti della sua vita interpretati da Alessio Di Clemente; sullo sfondo la grande guerra, i salotti letterari con i loro grandi personaggi in un città vivace come Parigi. Nata nelle pieghe della Versilia, la compagnia If Prana ha decisamente spiccato il volo verso palcoscenici nazionali. Con il nuovo lavoro firmato da Caterina Simonelli, arriva anche all’Olivo l’originale riflessione che attraversa l’opera di Shakespeare. Mercoledì 15 marzo (doppia recita, in serale e matinée ore 10) va in scena il monologo che indaga nelle leggende e nei miti del grande Bardo. Mercoledì 29 marzo arriva una tragicommedia tutta all’italiana, Miseria e nobiltà, con la regia di Michele Sinisi che si rifà al testo di Edoardo Scarpetta del 1888 ma anche alla pellicola del 1954 con Totò e la Loren. Si esce da Napoli e ci si proietta in un’Italia universale, in una scenografia contemporanea fatta di continui rimandi e parodie. Una sperimentazione continua che consente a Sinisi di rimanere fedele all’originale pur tradendolo continuamente. In scena, tra gli altri, Ciro Masella. L’ultimo appuntamento della stagione, mercoledì 5 aprile, con Degni di nota che mette a confronto due grandi cantautori quali Giorgio Gaber e Georges Brassens. Non una celebrazione ma l’unione di due spiriti affini. Un recital coinvolgente e graffiante, una fusione di epoche, ieri e oggi; una miscela di stili: l’anarchico ‘minimalismo’ brassensiano e il caustico ‘massimalismo’ gaberiano. Ideatori e interpreti di questo lavoro durato quasi due anni Andrea Mirò e Alberto Patrucco.