Referendum, dopo Renzi il Pd Versilia lancia l’ultima volata per il sì

9 novembre 2016 | 17:56
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Referendum, dopo Renzi il Pd Versilia lancia l’ultima volata per il sì

Il Pd Versilia brinda al successo della serata con i comitati Basta un sì che ieri hanno accolto sul palco del teatro Eden il presidente del consiglio Matteo Renzi. Per la segreteria del Pd versiliese è il momento di un primo bilancio ma anche di guardare alle prossime iniziative in vista dell’appuntamento con il referendum del prossimo 4 dicembre.

“Vorremmo estendere il ringraziamento per l’evento che si è svolto al Teatro Eden che arriva da Matteo Renzi al sindaco di Camaiore, al suo staff, a tutto il Pd Versilia e Viareggio e ai Giovani Democratici della Versilia per la grande riuscita della manifestazione, organizzata in 24 ore, e vorremmo estenderlo anche a tutti i cittadini che, compostamente, hanno aspettato oltre un’ora a causa del ritardo accumulato in una serie di comizi in Lombardia, Piemonte e poi a Parma e La Spezia. La riforma costituzionale, alla fine, non è così complicata come qualcuno vuole far sembrare – spiega il Pd Versilia in una nota -: il Senato passa da 315 a 100 senatori, senza indennità perché sono consiglieri regionali o sindaci già stipendiati dalle loro comunità di provenienza. Vengono all’incirca dimezzate le indennità di tutti i consiglieri regionali di tutte le Regioni. Il processo legislativo per le leggi ordinarie diventa più rapido e trasparente, perché sarà solo la Camera dei deputati a approvarle. Per la prima volta la parità uomini e donne nella rappresentanza entra in Costituzione. Viene abolito il Cnel  (costo dal 1948 a oggi: circa un miliardo di euro) e le Province. I Salvini e Grillo, Berlusconi e D’Alema, Fini e Monti spingono a votare contro perché per loro è prioritario mandare a casa Renzi (e per qualcuno è prioritario anche mantenere 945 parlamentari invece che ridurli a 730). E’ legittimo ma per quello ci sono le elezioni politiche. Se questa riforma serve all’Italia, anteporre i propri disegni politici all’interesse dei cittadini è un errore gravissimo e un danno per i cittadini. Così come è necessario, in queste ore in cui ci arriva la notizia della vittoria di Trump in America, dopo la Brexit e prima delle elezioni francesi sulle quali incombe minacciosa l’ombra delle Le Pen, che chi ha a cuore la democrazia si ponga l’obiettivo di rafforzare una proposta di governo rinnovatrice e democratica. La conservazione a oltranza dello status quo apre la porta a nazionalismi e populismi che – la storia ce lo insegna – hanno sempre portato a esiti tragici”.