Depuratore di Viareggio, ok alla verifica di impatto ambientale

Positivo l’esito della verifica di oggi (martedì 15 novemnre) sull’impatto ambientale (Via) per il progetto Bio2Energy che interesserà il depuratore di Viareggio trasformandolo in un impianto all’avanguardia a livello europeo per la produzione di energia pulita da rifiuti.
Per le sue caratteristiche di innovazione e di riduzione di emissioni che sono esempio concreto della circular economy (e che la regione Toscana presenterà a Bruxelles), il progetto che vede ideatrice e capofila l’azienda dei rifiuti di Viareggio ha ottenuto un finanziamento regionale per 1,5 milioni di euro da fondi europei. Finanziamento con cui realizzerà il progetto sperimentale insieme a istituti universitari come ICCOM-CNR, Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze e PIN e altri partner pubblici e privati quali Publiambiente e Cavalzani Inox.
La Via è un processo di valutazione preventiva di compatibilità con l’ambiente e con il patrimonio culturale e viene concessa dopo aver sentito tutti gli enti pubblici interessati al territorio.
La linea acque del depuratore sarà utilizzata, così come è, per generare all’interno di un ambiente già presente nella struttura (il digestore), idrogeno dai batteri delle sostanze organiche, una volta aggiunto il forsu. L’idrogeno sarà utilizzato per produrre energia elettrica e il compost generato servirà come ammendante in agricoltura.
Si tratta quindi di un processo che, attraverso una filiera a chilometro zero che recupera l’organico proveniente dalla raccolta differenziata e dai fanghi, annulla i consumi energetici necessari al processo di stabilizzazione dei fanghi, produce energia elettrica “pulita” da mettere in rete e un fertilizzante organico che può sostituire quelli chimici. Bio2Energy rappresenta il primo progetto a livello internazionale che esporta a scala preindustriale questo trattamento di rifiuti organici e la derivante produzione di biocombustibili sfruttando impianti già esistenti.