Referendum, big per il no domenica a Pietrasanta

22 novembre 2016 | 13:14
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Referendum, big per il no domenica a Pietrasanta

Pietrasanta “oltre il no” alla riforma costituzionale. Giornata di lavori e discussioni in chiostro di Sant’Agostino promossa da Forza Italia e dal comitato del no con i big della politica nazionale. A Pietrasanta domenica (27 novembre) dalle 9 sono stati invitati a portare il loro contributo la senatrice, costituzionalista e docente universitario, Anna Maria Bernini, il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, il presidente della Liguria, Giovanni Toti e il consigliere comunale di Milano ed ex ministro, Maria Stella Gelmini oltre al vice presidente del consiglio regionale, Marco Stella, il coordinatore regionale, Stefano Mugnai ed i coordinatori provinciali e comunali del movimento di Silvio Berlusconi.

La giornata di lavori si unisce ai gazebo e presidi che il comitato per il no ha allestito in queste settimane in tutta la Versilia. Alla presentazione dell’iniziativa hanno partecipato il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni e vicecoordinatore vicario regionale, il coordinatore comunale, Alberto Giovannetti ed il coordinatore organizzativo, Adamo Bernardi. E’ Francesca Bresciani, coordinatrice del comitato per il no a fornire alcuni spunti: “Forniremo ai nostri concittadini le ragioni e le motivazioni per cui è indispensabile votare no. Non è una riforma facile da comprendere fino in fondo. Spiegheremo, punto su punto, gli effetti ed i cambiamenti delle modifiche che il governo Renzi intende apportare alla nostra costituzione. Se passerà la riforma non potremo più eleggere i nostri parlamentari, non saranno aboliti i vitalizi, i nostri parlamentari potranno continuare a cambiare casacca quando e come vorranno quando invece dovrebbero essere vincolati al loro mandato, e non ci sarà un reale consistente risparmio per i cittadini e per i comuni. E’ una riforma piena di difetti che non garantirà la stabilità politica del nostro paese. Se fosse stata una buona riforma l’avremmo votata, ed avremmo votato si, ma votare no è l’unico modo per evitare altri disastri. Non è un voto contro Renzi”.
L’iniziativa ha un respiro regionale. “E’ una iniziativa aperta a tutti dove tutti i contributi saranno importanti per capire fino in fondo perché votare no o semplicemente perché non votare sì – spiega il vicecoordinatore vicario del movimento, Massimo Mallegni – Andremo dritti al cuore degli effetti della riforma e soprattutto quali sono le proposte, dopo il 5 dicembre, che il nostro movimento è pronto a fare. Diremo quale è la forma di Stato ed il rapporto tra territorio e governo centrale che vogliamo. Spiegheremo quanti e come eleggere i nostri rappresentanti in Parlamento. Allargheremo il fronte anche all’organizzazione dello Stato parlando di sanità, magistratura e giustizia. Siamo costretti a votare no”.
Non solo Forza Italia voterà no al referendum. Anche una minoranza del centrosinistra comunale voterà no così come il Movimento 5 Stelle: “Per la prima volta il Pd si preoccupa dell’interesse esclusivo del presidente Renzi e della sua sopravvivenza. Voteremo no”.