Imprenditori per il sì a Massarosa: “Serve semplificazione”

Sono 22 i comitati che in queste settimane si sono formati a Massarosa per sostenere le ragioni del sì al referendum costituzionale del 4 dicembre. Sono composti da persone di professioni diverse, di età diverse, anche di idee politiche diverse, che abitano o lavorano sul territorio, gruppi di cittadini del Comune, operai, pensionati, giovani e giovani studenti, insegnanti e collaboratori scolastici, professionisti, coltivatori diretti, impiegati e dirigenti d’azienda, artigiani e imprenditori. Tra gli imprenditori anche Giovanni e Stefano Luisotti, Andrea Giannecchini e Giovannino Baratta che spiegano le loro ragioni per il sì.
“Le imprese e tutti i cittadini hanno bisogno di decisioni rapide e di meno burocrazia, per questo al referendum voteremo sì: questa riforma è utile per tutti gli italiani”. Anche Giovanni e Stefano Luisotti, gli imprenditori che hanno creato le società Welcome Italia e Imagicle e che guidano un gruppo di imprese che dà lavoro a oltre 260 persone, dicono di appoggiare la riforma costituzionale.
Per i fratelli Luisotti la semplificazione è al centro di tutto. “I tempi decisionali della politica – spiega Giovanni Luisotti – devono essere finalmente in sintonia con le esigenze delle imprese e dei cittadini. Chi investe e crea lavoro ha bisogno di tempi certi e rapidi: è nell’interesse di tutta la società. Votare sì non è una questione di appartenenza politica, bensì di attenzione alle esigenze concrete della società in cui viviamo”.
“Ho letto il testo della riforma appena è stata approvata – aggiunge Stefano Luisotti – e ho subito capito che la riforma è utile per tutti gli italiani. Per me tutte le polemiche scoppiate in questi mesi sono state una sorpresa: non vedo alcun motivo per opporsi alla riforma. Invito tutte le persone a leggere il testo in autonomia senza aver paura del cambiamento: la semplificazione e la rapidità sono un bene e contribuiscono ad attuare la volontà dei cittadini e quindi alla piena realizzazione della democrazia. Sono la burocrazia e i rallentamenti continui ad erodere alla base il sistema democratico. Il bicameralismo attuale è frutto di un compromesso nato dalle paure seguite alla Seconda Guerra Mondiale e fu criticato già da molti Padri Costituenti di fronti opposti compresi Togliatti e Dossetti. Anche Nilde Jotti nel 1979 disse: basta con questo assurdo bicameralismo perfetto, basta con mille parlamentari, quanti ne ha la Cina, un paese di oltre un miliardo di abitanti”.
“Per la vita delle piccole e medie imprese – dichiara Andrea Giannecchini, amministratore unico di Yachtica, leader internazionale nella produzione di dispositii elettronici per yacht, presidente provinciale della Cna e vicepresidente di Navigo scarl centro servizi per l’innovazione della nautica toscana – è fondamentale avere istituzioni stabili e funzionali, velocità nelle decisioni e semplificazione delle procedure burocratiche. Lo sviluppo di un Paese in un mondo globalizzato e la possibilità di creare occupazione ed occasioni di competitività si misura anche in questo. Non ci devono essere ostacoli a chi crea lavoro, modernizzazione e impiego. La riforma costituzionale è l’inizio di un percorso ed è per questo motivo che, al referendum del 4 dicembre, il mio sarà un sì convinto”.
Ha aderito al comitato Basta un Sì artigiani e imprenditori di Massarosa anche Giovannino Baratta, amministratore unico di Baratta Kitchens e presidente del Consorzio di Montramito.