Santini (FI): “Del Ghingaro delude il Pd e perde già i pezzi”

29 novembre 2016 | 16:43
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Santini (FI): “Del Ghingaro delude il Pd e perde già i pezzi”

Con la ripresa dell’attività politica si riaprono anche le polemiche. Dopo la nomina della giunta De Ghingaro-bis, Alessandro Santini lancia il suo j’accuse: “Per quattro mesi – dice – ha urlato ai quattro venti che la città era immobilizzata per colpa del commissario Stelo. Oggi la città è bloccata perché il neo sindaco-bis traccheggia, finge di voler raggiungere un accordo con il Pd che però lui è il primo a non volere tra le scatole. La dimostrazione è la nomina di Federico Pierucci, un anti renziano, uomo di Manfredi, Maestrelli e Granaiola che rafforza così la sua posizione: questo non è l’accordo per il bene della città raccomandato perfino da Renzi, ma un calcio in bocca al Pd che Del Ghingaro punta solo a indebolire”.

“Il neo sindaco-bis – prosegue – ha fatto annusare le poltrone all’affamato Partito Democratico, orfano da troppi anni di incarichi e prebende, poi gliele ha sottratte da sotto il naso. Forse qualcuno rimarrà comunque agganciato all’esca della poltrona di presidente del consiglio comunale: vedremo cosa penseranno di lui in via Regia. Ma Del Ghingaro passerà in ogni caso per quello che ha fatto di tutto per trovare una soluzione. E il cerino resterà in mano al Pd, reo di non aver ricucito le ferite con l’uomo di Capannori. L’unica cosa che preoccupa il sindaco di Viareggio è il suo futuro “nel” Pd ma non gli interessa niente del futuro con gli uomini “del” Pd, un partito che gli ha offerto molto, forse tutto, ma che lui ha fatto di tutto per non accettare. Quasi Del Ghingaro consideri più facile raggiungere la candidatura alla poltrona di sindaco di Lucca che restare saldo in sella per altri 3 anni e mezzo a Viareggio”.
“Da quando è tornato, però – conclude – non ha fatto altro che annunciare iniziative (sbagliate) e parlare di poltrone (promesse e non date): vuole eliminare un provvedimento che ha funzionato e sta funzionando, per la sicurezza di piazza Dante e portare al massimo la tassa di soggiorno. E perde pure pezzi importanti della sua giunta, come Rossella Martina, una vera signora che ha rinunciato alla delega assegnata. Come inizio, caro sindaco, non c’è proprio male”.