Viareggio, M5S: “Va fermata la svendita dei gioielli della città”

13 dicembre 2016 | 13:42
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Viareggio, M5S: “Va fermata la svendita dei gioielli della città”

“E’ stato fatto tutto il possibile per scongiurare la vendita, o meglio la svendita, dei gioielli della città, Principino e Palasport in primis, ingoiati dal fallimento della Viareggio Patrimonio?”. A chiederselo è Annamaria Pacilio portavoce consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, presidente della commissione controllo e garanzia della società partecipata sotto la prima amministrazione Del Ghingaro.

Mentre si aspetta il via libera definitivo del comitato dei creditori fissato per mercoledì prossimo e inizia la requisitoria per palazzetto dello sport, centro congressi, centro Polo e piscina comunale, l’interrogativo si fa sempre più pressante: “Arrivati a questo punto la domanda che ci assale- spiega la consigliera portavoce del Movimento – è se siano stati messi in campo tutti gli accorgimenti utili a evitare che la città perda il suo patrimonio per delle scelte scellerate e per una politica che nel corso degli anni, passando attraverso le diverse amministrazioni, ha finito per ingrassare e favorire alcuni a discapito di un’intera città, saccheggiata anno dopo anno fino ad arrivare a questo scempio, senza che per altro nessuno ancora e dopo due anni dala data del dissesto, sia stato inchiodato alle sue responsabilità, senza un colpevole, un responsabile che venga chiamato a rispondere per l’immane danno causato alla cittadinanza, culminato in questo ultimo round”. “Una città – aggiunge – che viene chiamata a pagare ulteriormente pegno e che pegno, dovendo fare a meno di strutture di vitale importanza per la loro valenza turistica e sportivo-ricreativa. A destare perplessità anche la questione del terreno nell’area del depuratore di Gaia già utilizzato da Sea Risorse: non si sa per quale arcano motivo concesso dal Comune, manica larga, da sempre in modo del tutto gratuito, aumentando il buco nei conti della partecipata Patrimonio: si tratta di un pezzo di terra su cui si stanno addensando forti interessi in vista dell’avvio di un progetto di ricerca industriale ideato da Sea Risorse Spa, finanziato dalla Regione Toscana”.
“Il progetto, denominato Bio2Energy – prosegue la consigliera – ha un costo complessivo di circa 3 milioni di euro e ha ricevuto un contributo di oltre 1,5 milioni di euro attraverso il bando Far Fas, realizzato in attuazione dell’accordo di programma quadro stipulato nel corso del 2014 fra Regione Toscana, Miur e agenzia di coesione territoriale. Verrà avviato in fase sperimentale prevedendo la sua realizzazione finale proprio sul terreno situato nell’area del depuratore di Viareggio, di un codigestore in grado di generare con un processo del simil naturale, a partire dall’immissione di fanghi residui dalla depurazione e frazione organica dei rifiuti (Forsu): bioidrogeno, biometano, energia elettrica e fertilizzanti rinnovabili per l’uso in agricoltura. Ebbene a fronte di questi ingenti movimenti di denaro – prosegue -, il suddetto terreno va all’incanto con un’offerta già nel carniere della società dei rifiuti di ben 600 mila euro. Il M5S parte col dire che sul progetto ha delle forti perplessità considerata infatti la scarsa qualità dei rifiuti differenziati del nostro Comune, per la loro commistione in mancanza di accurati controlli da parte di chi dovrebbe controllare e le ristrette prescrizioni da parte di numerosi enti a partire dal Consorzio di Bonifica fino alla società Autostrade passando per l’Arpat. La volontà di non abolire nemmeno l’utilizzo su tutto il territorio comunale, del pericoloso e cancerogeno erbicida Glifosato, ci porta a dubitare della qualità e della salubrità del fertilizzante deputato a nutrire i prodotti della terra che finiranno nel piatto degli ignari consumatori. Riteniamo che sia l’ennesima manovra atta a lasciare alla città, a fronte di cospicue entrate per certe solite lobby, solo le briciole, oltre a un impatto ambientale di dubbia tutela”.