I capolavori del cinema alle ex scuderie granducali di Seravezza

SpazioCinema e gli appuntamenti con i grandi classici restaurati non si fermano nemmeno durante le festività natalizie: ecco quindi arrivare al Cinema Scuderie a Seravezza La diva fragile, una rassegna dedicata ad uno dei volti iconici del cinema hollywoodiano degli anni 40, la bellissima attrice Gene Tierney, con 4 capolavori restaurati, distribuiti da Lab80 con il contributo di Fondazione Cariplo e in collaborazione con Federazione Italiana Cineforum.
La sala delle ex scuderie granducali ha festeggiato ieri (23 dicembre) il primo anno di apertura, in cui ha mantenuto alta l’attenzione verso il cinema d’essai e gli autori indipendenti italiani e europei, con una programmazione ricca di proiezioni esclusive e in lingua originale.
Il primo appuntamento della rassegna La diva fragile è martedi (27 dicembre) alle 21,15 (in replica mercoledì 28 stesso orario) con Il cielo può attendere (Heaven can wait, 1943) primo e unico film girato in technicolor dal maestro della commedia Ernst Lubitsch. Qui Gene Tierney interpreta la donna della vita di Harry Van Cleve, un moderno Don Giovanni (Don Ameche), più volte tradita, ma sempre profondamente amata.
Seguirà il 29 e 30 dicembre, sempre alle 21,15, una celebre commedia hollywoodiana, Il fantasma e la signora Muir (The Ghost and Mrs. Muir, 1947) di Joseph L.Mankiewicz, che contribuisce ad aggiungere un altro ritratto alla galleria di figure femminili di Gene Tierney. L’eterea ambientazione marittima, il brumoso bianco e nero, la musica di Bernard Herrmann, i battibecchi tra una vedova con bambina e il burbero fantasma di un vecchio lupo di mare sono gli ingredienti del film che riprende le classiche storie di fantasmi e il gusto surrealista degli anni ’30, con qualche tocco di commedia sofisticata.
Il terzo film di questo omaggio, Femmina folle (Leave Her to Heaven, 1945) di John M. Stahl che sarà presentato lunedì 2 e martedì 3 gennaio alle 21,15, vede la Tierney all’apice del fascino e della bellezza: il film narra una vicenda drammatica raccontata come un lungo flashback; l’interpretazione della ricca e folle ereditiera Ellen Berent valse all’attrice la nomination all’Oscar nel 1946.
Il quarto e ultimo film della rassegna (lunedì 9 e martedì 10 gennaio) è il capolavoro del noir Laura di Otto Preminger (Vertigine, 1944), Premio Oscar per la migliore fotografia. Qui Gene Tierney, affiancata da Dana Andrews, Vincent Price e Clifon Webb, incarna una figura femminile divisa fra lo status di fantasma e quello di donna in carne e ossa.