Massarosa, Sinistra Comune ringrazia per l’impegno referendario

Il gruppo Sinistra Comune di Massarosa, coordinato da Manuel Fruzzetti, ha inviato una lettera aperta rivolta a tutti i cittadini di Massarosa. Nell’augurare un “sereno 2017 e un futuro di sana e robusta Costituzione”, il gruppo, rappresentato nella giunta comunale dall’assessore Stefano Natali e in consiglio comunale da Leonardo Gilardetti (capogruppo) e da Giovanni Nuti. esprime qualche considerazione: “Con l’occasione del nuovo anno Sinistra Comune ringrazia per l’altissima partecipazione al voto in occasione del referendum del 4 dicembre, una data storica per il paese che si è mobilitato per esprimere la propria opinione con grande maturità”.
“Sinistra Comune – prosegue la nota – unica tra le forze politiche che amministrano il comune di Massarosa, è stata una delle colonne portanti del comitato per il no di Massarosa e ha contribuito al successo del no alla modifica della Costituzione assieme all’Anpi, il cui straordinario impegno è stato determinante e che per mesi ha subito attacchi vergognosi, alla Cgil, all’Arci, a Libertà e Giustizia e assieme a tutti quei cittadini che apertamente hanno dato il loro sostegno alla lunga campagna referendaria. Come ha scritto Carlo Smuraglia, presidente dell’Anpi nazionale, anche per noi ‘la vittoria del no è stata una grande vittoria, superiore ad ogni previsione; ed anche motivo di orgoglio per essere stati tra i più attivi, impegnati e sobri partecipi della campagna referendariaì. Sobrietà nei comportamenti e impegno incessante sul territorio – proseguono i rappresentanti della forza politica – una campagna referendaria rigorosa, sul merito, con l’informazione e il ragionamento, tutto ciò ha caratterizzato la lunga battaglia di Sinistra Comune in difesa della Costituzione. Sinistra Comune ritiene che valutare la vittoria del no unicamente in chiave politica non sia corretto nei confronti dei tanti che hanno scelto, primi fra tutti i giovani del nostro paese, di votare no con piena coscienza principalmente perché quella brutta riforma costituzionale non la volevano, e chiedevano invece di attuare la Costituzione nei suoi principi e nei suoi valori fondamentali, per arginare le disuguaglianze sociali, privilegiare il lavoro e la dignità delle persone. Il voto del 4 dicembre – concludono – oltre a possedere un forte valore costituente, ha in sé una fortissima connotazione sociale, è stato il paese reale, e non la narrazione che qualcuno ne ha fatto in questi anni, a mobilitarsi per difendere la Costituzione della repubblica”.