Il noir ‘Vertigine’ chiude la rassegna di cinema alle scuderie granducali

9 gennaio 2017 | 11:15
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Il noir ‘Vertigine’ chiude la rassegna di cinema alle scuderie granducali

Con la proiezione del capolavoro del noir Vertigine di Otto Preminger si chiude la rassegna La diva fragile al Cinema Scuderie di Seravezza, dedicata alla diva degli anni ’40 Gene Tierney, icona del cinema hollywoodiano per eccellenza. Vertigine (titolo originario Laura, dal nome della protagonista) conclude oggi 9 e domani (10 gennaio) – spettacolo unico alle 21,15 – il percorso di 4 classici restaurati presentati in lingua originale che hanno accompagnato il pubblico versiliese per tutto il periodo delle vacanze natalizie.

Noir onirico e affascinante, è il primo film americano del regista austriaco Otto Preminger (La magnifica preda, Porgy and Bess) e vede protagonista la Tierney affiancata da Vincent Price, Clifton Webb e Dana Andrews, volti immortali della cinematografia statunitense; vincitore del premio Oscar per la migliore fotografia nel 1944 per uno spiazzante bianco e nero di Joseph LaShelle, direttore della fotografia delle celebri commedie di Billy Wilder (L’appartemento e “Irma la dolce” tra le altre).
La trama. Qualcuno ha ucciso la bellissima Laura Hunt, sparandole al viso. Il tenente Mark McPherson inizia le indagini facendo visita a Waldo Lydecker, ironico e raffinato scrittore, artefice del successo di Laura come pubblicitaria. Mark non tarda a scoprire la rivalità tra l’attempato Waldo e il giovane bellimbusto Shelby Carpenter, fidanzato della vittima. Apprende inoltre che Carpenter frequentava anche la ricca Ann e la modella Diane. Grazie ai dettagliati racconti di Waldo e a un ritratto appeso in casa di Laura, il rude poliziotto resta affascinato dalla donna su cui indaga. Grande è la sua sorpresa quando Laura, viva e ignara di tutto, torna nel proprio appartamento. Si tratta ora di chiarire se l’assassino abbia commesso un errore, uccidendo Diane al posto di Laura, o se proprio quest’ultima abbia organizzato la morte della rivale preparandosi un alibi perfetto.