Forte dei Marmi coordinatore in Regione per la rete federata wi-fi

10 gennaio 2017 | 12:38
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Forte dei Marmi coordinatore in Regione per la rete federata wi-fi

Primo incontro collegiale di zona domani (11 gennaio) alle 10 nella sala giunta del Comune di Forte dei Marmi per il nuovo progetto regionale sulla rete nazionale federata wi-fi, a cui sono invitati i sindaci versiliesi o i loro delegati, in modo da poter iniziare assieme il percorso richiesto dalla Regione e dai ministeri competenti. “Il ministero dello sviluppo economico (Mise), il ministero dei beni culturali e turismo (Mibact) e Agid (l’Agenzia nazionale per l’Agenda digitale) – spiega il sindaco Umberto Buratti – hanno sottoscritto nei mesi scorsi un protocollo di intesa che prevede la costituzione di una rete nazionale federata wi-fi con il quale il turista (italiano e straniero) avrà la possibilità di accedere gratuitamente in tutti i punti di accesso della rete con un’unica modalità e registrandosi un’unica volta al sistema. La rete sarà costituita federando le reti pubbliche esistenti (ad esempio quelle dei Comuni) e le reti private (singole imprese, reti cittadine, eccetera), oltre a dotare di ulteriori punti di accesso wi-fi i territori sprovvisti, partendo dai luoghi principali mete del turismo e della cultura”.

“Lo scorso 25 novembre – prosegue il sindaco – si è tenuto a Forte dei Marmi un incontro a cui erano presenti il sottosegretario allo sviluppo economico onorevole Antonello Giacomelli con i tecnici del Mise e l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, nel corso del quale è emerso che la Versilia sarà una delle due aree in cui verrà attivata sperimentalmente ed entro l’estate questa rete federata in divenire. Contemporaneamente il nostro Comune ha avuto l’onere di coordinare i contatti con le amministrazioni del comprensorio, alle quali poi spetterà di prendere contatto con i privati che nei loro territori cittadini gestiscono access point alle varie reti wifi. Un impegno, che abbiamo accettato con piacere”.
Il modello prevede che il Mise si faccia carico dell’implementazione, gestione del sistema di autenticazione e gestione dei dati, mentre chi già (enti pubblici e privati) ospita gli access point provveda alla connettività necessaria per il funzionamento degli stessi. Questo in modo tale che un turista possa usare liberamente in tutta l’area sperimentale (all’inizio) e poi in tutta Italia le reti wifi senza autenticarsi nuovamente.