Logo di Trenitalia, presidente del Carnevale si scusa con i familiari delle vittime della strage

3 febbraio 2017 | 17:33
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Logo di Trenitalia, presidente del Carnevale si scusa con i familiari delle vittime della strage

“Ho avuto poca sensibilità e me ne scuso con i familiari delle vittime della strage ferroviaria per l’accordo che ho sottoscritto con le Ferrovie”. Lo afferma la presidente della Fondazione Carnevale, Marialina Marcucci, dopo le critiche dei familiari delle vittime sulla promozione al Carnevale che ieri sera hanno convinto la Fondazione ha fare un passo indietro e a non esporre il logo di Trenitalia durante la manifestazione.

“Nel mio ufficio c’è un manifesto del 1931 in cui si fa riferimento alla riduzione del 50% sui treni in occasione del Carnevale. Quando mi sono insediata, – ha aggiunto Marcucci – ho cercato di concludere accordi con aziende a livello nazionale per cercare di trovare sostegno per la manifestazione e nello stesso tempo favorire l’arrivo a Viareggio di turisti. E’ per questo motivo che ho raggiunto l’accordo per gli sconti del 30% su chi utilizza le Frecce. Mi dispiace solo di non avere tenuto conto che in questa città, non dovevo sottoscrivere un accordo del genere. Quando ho appreso della reazione legittima dei familiari delle vittime, l’ho compresa e mi dispiace davvero di non avere tenuto conto di ciò che avrei potuto provocare. Riguardo poi gli altri commenti che ci sono stati, preferisco non aggiungere altro. Il mio intento era solo quello di dare più visibilità al nostro Carnevale, ma ho sbagliato evidentemente la scelta di una delle aziende prescelte”.
Non tardano a commentare i familiari dell’associazione onlus Il Mondo che vorrei. “Apprendiamo – si legge in una nota – che dietro un errore c’è almeno qualcuno che sa prendersi delle responsabilità. I familiari non vogliano essere né giudici né giustizieri (il fatto si commenta da solo). Certo è che un tavolo ufficiale tra la nostra associazione e il Comune diventa ormai una priorità, se si vuole evitare in futuro di offendere non solo i familiari ma Viareggio tutta”.
“Nella battaglia che da sette anni portiamo avanti – aggiunge la nota – c’è e c’è sempre stata la voglia di incontrare le persone a maggior ragione dopo questo episodio che dimostra ancora una volta come anche a Viareggio si conosca poco del 29 Giugno 2009. Ci teniamo pertanto ad incontrare personalmente il presidente della Fondazione e il suo consiglio e poter far visionare insieme a noi il documentario Ovunque Proteggi, che racconta quanto accaduto quella notte; siamo certi che da un incontro e una mano tesa può nascere una grande risorsa”, conclude l’associazione dei familiari delle vittime.