Vicequestore La Spina su Radio 24: “Su strage Viareggio non basta analisi errore umano”

4 febbraio 2017 | 16:30
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Vicequestore La Spina su Radio 24: “Su strage Viareggio non basta analisi errore umano”

“Un’indagine su un disastro ferroviario di questa entità richiede un approccio di sistema. L’errore umano normalmente esiste. E’ purtroppo grave e in molti casi anche determinante, ma non ci si può fermare ad analizzare soltanto quell’aspetto”. Così Lorena La Spina, vicequestore aggiunto, a capo del Nucleo operativo incidenti ferroviari, istituito nel novembre 2011 risponde a Raffella Calandra nell’intervista in onda nel programma Storiacce che andrà in onda stasera (4 febbraio) alle 21,30.

Il vicequestore, che dopo le indagini su Viareggio è impegnato ora sulle indagini su Andria, prosegue poi su Radio 24 spiegando: “Il problema – spiega parlando di Viareggio – è stato innanzi tutto capire quali fossero le responsabilità legate alla frattura dell’assile che è il primo elemento che ha determinato il disastro ferroviario di Viareggio. E quindi responsabilità connesse alla scorretta e carente attività manutentiva su quell’assile. Successivamente ulteriori accertamenti fatti in relazione all’elemento che ne aveva determinato la foratura. Cosa che richiede inevitabilmente un approccio di sistema, perché si tratta di analizzare due grandi settori normativi che sono quello che regola la sicurezza dell’esercizio e quello che regola la sicurezza dei lavoratori, implicano quindi un approfondimento che non può fermarsi all’accertamento della condotta di chi ha errato, di ha svolto scorrettamente l’attività di verifica sull’assile, ma anche chi ha consentito che un determinato sistema venisse mantenuto nella condizione in cui è stato accertato che fosse”. Alla giornalista che chiede se l’approccio nell’indagine sull’incidente di Andria sia stato lo stesso il vicequestore risponde: “Direi che è molto simile. In termini investigativi, sì” e aggiunge in chiusura che a livello Europa è stata fatta una “proposta per avere degli standard minimi comuni per le attività manutentive in ambito europeo”.