
Le sculture surrealiste e sognanti di Dalì salutano Pietrasanta con il record di visitatori per una mostra invernale: in 80 giorni di apertura (la mostra si è conclusa domenica, 5 febbraio) l’artista spagnolo ha richiamato nel centro storico quasi 45mila presenze, a conferma del grande appeal e della grande risonanza dell’esposizione, organizzata dal Comune di Pietrasanta e dalla Fondazione Versiliana nell’ambito del progetto di promozione Start grandi eventi.
Le quattro mostre promosse dall’amministrazione comunale (Paolo Ruffini, Rinaldo Bigi, Helidon Xhixha e Salvador Dalì) hanno attirato nel centro storico oltre 110 mila presenze in 14 mesi. “Il risultato di Dalì – spiega il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni – è un risultato straordinario che conferma la nostra scelta di puntare, per il periodo invernale, su retrospettive di livello internazionale per attrarre pubblico e visitatori in una fase della stagione storicamente delicata. L’obiettivo è stato raggiunto sia a livello di presenze che mediatico con una risonanza nazionale sui media. Nessuna mostra invernale, dal 2012 ad oggi, aveva mosso così tanti visitatori. Sono numeri importanti per il nostro centro storico e per la nostra città. Per il prossimo inverno siamo al lavoro per un altro evento d’arte di portata mondiale”. Iniziato il disallestimento delle opere di Dalì, a giorni è in programma l’allestimento degli Orti della germinazione di Giuseppe Carta. In piazza Duomo sarà ospitato un peperoncino di 16 metri – immagine iconica e tradizionale, pop per la sua naturale cromia, sempre attuale e carica di simbolismi – emergerà dal sottosuolo e si innalzerà verso il cielo. Dal 26 febbraio all’11 giugno l’ampia antologica raccoglierà circa cento opere, tra sculture monumentali e non, in bronzo, marmo, alluminio e resina, e oli su tela, esposte anche nella chiesa di Sant’Agostino e sul pontile di Forte dei Marmi. La personale di Carta è promossa da arte contemporanea italiana e dal Comune di Pietrasanta ed è realizzata grazie all’attiva partecipazione e collaborazione della fonderia artistica Mutti Francesco, della Gbc marmi, de La fenice marmi e della Eurit. Completa la mostra un catalogo edito da E20 progetti, con testi di Luca Beatrice e Ilario Luperini.