Montemagni (Ln): “Vertenza Vera, la Regione non faccia orecchi da mercante”

23 febbraio 2017 | 13:21
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Montemagni (Ln): “Vertenza Vera, la Regione non faccia orecchi da mercante”

Sulla vertenza in atto che coinvolge alcuni lavoratori dell’azienda Vera, società che gestisce l’impianto di Pioppogatto dal 2012, interviene Elisa Montemagni, consigliere regionale della Lega Nord. “Gli aspetti che hanno portato al sorgere di questa vicenda sono svariati – afferma il consigliere – e vanno, come denunciato più volte anche dalle sigle sindacali, dai ritardi nella procedura per l’affidamento del servizio al gestore unico di Ato Toscana Costa iniziata nel 2011 e sfociata, dopo anni, in un annullamento, al mancato rispetto dei flussi di materiale da smaltire che è risultata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso”.

“Oltre a ciò – insiste Montemagni – si sono aggiunti i debiti che alcuni comuni, in particolare quello di Viareggio, hanno maturato nei confronti dell’azienda per il mancato pagamento delle fatture e che hanno letteralmente portato questa al collasso”. “La Regione Toscana – sottolinea l’esponente leghista – ripetutamente sollecitata, è bene che non faccia più orecchie da mercante”. “L’inerzia e la latitanza negli anni passati, il mancato rispetto degli accordi, a partire da quelli sui flussi, un modello di gestione regionale dei rifiuti che ha fatto e fa acqua da tutte le parti, sono quindi tra le cause principali anche della crisi occupazionale in corso – attacca -. Senza contare che l’assenza, ancora ad oggi, di un gestore unico di Ambito –prosegue il consigliere – mette a repentaglio l’intero sistema versiliese dei rifiuti e la chiusura definitiva delle vecchie vicende come più volte sollecitato dai Comuni della Versilia che rischiano, se non risolte in tempi brevi, di mandare questi al dissesto”. “Insomma – conclude Elisa Montemagni – per salvaguardare nell’immediato il posto di lavoro dei 7 dipendenti, ma anche per risolvere tutte le altre urgenti questioni ancora pendenti, la Regione Toscana deve prendere coscienza e farsi carico pienamente delle sue indubbie responsabilità garantendo il rispetto degli accordi presi e facendo scelte che si pongano finalmente in coerenza con la risoluzione di tutte queste criticità”.