Leo: “Documenti smentiscono le parole di Bertola sulla destinazione dei finanziamenti delle opere pubbliche”

27 febbraio 2017 | 16:34
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Leo: “Documenti smentiscono le parole di Bertola sulla destinazione dei finanziamenti delle opere pubbliche”

Ennesima risposta agli attacchi della minoranza da parte dell’assessore Leo: “Tra le tante opinioni fatte passare come verità assolute – dice – spicca la questione dei finanziamenti ministeriali ottenuti per la viabilità di accesso a Camaiore e infine utilizzati per realizzare la rotonda tra via Italica e la strada provinciale 1 Francigena. Si nega che fossero a forte rischio di revoca, ma i documenti smentiscono la versione di Bertola. Si legge nella nota “un rischio che non è mai esistito, tanto che i finanziamenti in questione avevano già una destinazione ben precisa”.

“Difficilmente allora si spiega il richiamo del ministero dell’economia e della finanza – spiega Leo – datato dicembre 2012, che chiedeva conto al Comune di Camaiore delle sorti di un finanziamento ottenuto nel 2006 che non aveva ancora neppure visto la fase di gara. Con senso di responsabilità l’amministrazione comunale ha impiegato quelle risorse in un progetto utile per la comunità e soprattutto tecnicamente fattibile, convincendo il ministero a confermare quel finanziamento. Tacciata come irrealizzabile dagli ex amministratori, la rotonda ha visto la sua genesi in meno di tre anni. In epoca Bertola invece si facevano progetti impossibili o quasi, costosi e con un avanzamento lentissimo. La viabilità di accesso alternativa sarebbe costata almeno 6 milioni euro, così recita il preliminare, e si pensava di farla con un milione di finanziamento. La colata di cemento, rimasta su carta, è costata oltre 150mila euro solo per il progetto preliminare. Una volta compresa l’impossibilità di realizzare tale opera si è passati alla Frati-Ghiaie. A fine 2011, dopo oltre cinque anni dall’erogazione del finanziamento, si era ancora a discutere per gli espropri. Non si capisce come fosse possibile fare la “gara d’appalto” come recita il comunicato, se in quel momento non si aveva neppure la proprietà delle aree su cui sarebbe sorto il tracciato. Peraltro l’intervento deliberato riguardava solo il primo lotto da via Stadio a via Radicchi; per il secondo lotto ci sarebbe voluto un altro milione e probabilmente altrettanti anni”.
“Questo solo per quanto riguarda il finanziamento ministeriale – conclude Leo – ma è un dettaglio che dà il là ad altre valutazioni. Si ritengono irrilevanti opere per la sicurezza dei cittadini come il percorso ciclabile “monti-mare” o la Sarzanese che avrebbe addirittura l’onta di essere finanziata da Regione e Provincia. Bertola dimentica che quel finanziamento è stato vinto per la bontà dei nostri progetti che in tre anni vedono oggi la loro realizzazione. Questi sono i fatti; le altre sono ineluttabilmente chiacchiere elettorali”.