Pietrasanta ricorda la tempesta di vento del 5 marzo 2015

4 marzo 2017 | 11:16
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Pietrasanta ricorda la tempesta di vento del 5 marzo 2015

Pietrasanta ricorda la tempesta del 5 marzo del 2015 con una cerimonia solenne in Piazza Versilia a Fiumetto di fronte al cippo in marmo-bronzo realizzato dai “figli di Pietrasanta” Daniele Bazzichi e Matteo Castagnini inaugurato lo scorso anno. A due anni dal terribile evento calamitoso che abbattuto e ferito oltre 15mila alberi, danneggiato un immobile su quattro e 150 imprese, e provocato danni per oltre 2milioni di euro agli edifici pubblici, l’amministrazione comunale guidata da Massimo Mallegni non vuole dimenticare rilanciando il tema della ricostruzione e della rinascita della comunità attraversi i progetti di ri-piantumazione del patrimonio arboreo nel parco della Versiliana ed i tanti interventi di ripristino e messa in sicurezza. In programma, domenica 5 marzo, alle 10.00 con la santa messa alla Chiesa di Fiumetto celebrata dal parroco Don Alessandro e a seguire la cerimonia alla presenza del Sindaco, Massimo Mallegni, della Giunta Municipale e del consiglio comunale.

Il memoriale: l’anima del pino ucciso dal vento. L’opera di Bazzichi-Castagnini narra il ciclo della vita. La morte, rappresentata dall’anima di un tronco di un pino della Versiliana “strappato” dalla violenza del vento di 70 anni e da due pigne e dai pinoli, frutto e seme della rinascita che assicurano la continuità della vita. La speranza. Una prospettiva di futuro. L’opera è stata realizzata da Daniele Bazzichi, artigiano molto conosciuto in città e da Matteo Castagnini, nipote dello scultore Frido Graziani e ritoccatore presso la Fonderia Artistica Mariani, sarà posizionata all’esterno del parco giochi di Piazza Versilia, altro triste simbolo del fortunale. Alla realizzazione dell’opera hanno contribuito, fornendo i materiali, Adolfo Agolini della Fonderia Artistica Mariani e Vando Dangiolo della Campolonghi Spa, e Bertozzi Felice di Giovanni Rovai che ha concesso gratuitamente i locali per eseguire l’opera.