
Parco di San Rossore Massaciuccoli, Amici della Terra Versilia con Italia Nostra, Legambiente e Wwf rispondono alla posizione del sindaco Giorgio Del Ghingaro: “Il sindaco – dicono – in manera folkloristica propone “una adeguata rappresentanza del Comune di Viareggio all’interno degli organi direttivi” e di “porre in atto quelle misure che possano garantire regole uguali per tutti i cittadini (fuori e dentro l’area del parco)”.
“Naturalmente, in questi mesi è stato inutile ricordare che il presidente Cardellini – dicono le associazioni – è un Viareggino Docg. Evidentemente Del Ghingaro, che è un forestiero, non se ne giova. Così come è stato inutile sottolineare che garantire “regole uguali” non vuol dire rinunciare a rispettarle, come in effetti è avvenuto in anni di malgoverno della città, con conseguenze pesanti per tutti. Ad esempio, il caos di Marina di Torre del Lago, dovuto all’eccessiva condiscendenza del parco verso il volere dei sindaci di Viareggio. Proseguendo nel testo, si passa ad un lungo elenco di punti su cui però ci preme fare qualche notazione. In primis è dovere controbattere che di discariche sul territorio del Comune di Viareggio ce ne sono ovunque, più fuori che dentro il parco, così come “spaccio, prostituzione, insediamenti abusivi”. Si tratta, ahimè, di cattive abitudini diventate “regole” che fanno poco onore all’amministrazione cittadina che ne è la diretta responsabile. Inoltre, si fa notare che, prima di vagheggiare di “zone attrezzate per il parcheggio bici con sistemi anti vandalismo e antifurto”, gli atti vandalici ed i furti andrebbero impediti in città”.
“Infine – dicono ancora le associazioni – il turismo di qualità non si promuove variando il piano acustico per elevare le soglie di rumore e sponsorizzare gli eventi di intrattenimento musicale non autorizzati nel parco né tantomeno cambiando il piano delle funzioni per consentire la concentrazione delle attività sul lungo mare, minando quelle dell’entroterra e neanche nel rivedere la tassazione per diminuire l’onere della raccolta differenziata dei rifiuti alle attività economiche delle marine di Levante e di Torre del Lago, che dovrebbero correggere le loro cattive abitudini al fine di ridurne la produzione. Meglio sarebbe dare priorità alla riqualificazione degli spazi urbani (non solo quelli della Marina di Levante e di Torre del lago), oltre che alla tutela dell’ambiente e del paesaggio. Contrariamente, ogni sforzo si dimostrerà inefficace, sia che si tratti di creare spazi per naturisti, di favorire l’accessibilità dei cani ai bagni o di realizzare ippovie per il turismo equestre. Iniziative che, tra l’altro, il primo cittadino potrebbe avviare anche subito, come l’intervento sull’uso dei pesticidi in cui è chiamato ad agire in prima persona essendo il responsabile della salute dei cittadini. Più complicato è attivare azioni sulla riforestazione e di contrasto all’azione di parassiti per la ricerca di fondi alla Regione e al ministero che, però, sarebbero più facili da ottenere se si collaborasse con il parco, invece di usarlo come capro espiatorio per distrarre la cittadinanza da criticità ed interessi di privati difficili da gestire”.