
“La vicenda del ritiro dall’ordine del giorno del consiglio comunale del punto riguardante la ratifica della modifica dello statuto di Pietrasanta Sviluppo spa è l’ennesima dimostrazione della insufficiente gestione da parte dell’attuale amministrazione delle società partecipate dal Comune di Pietrasanta”. E’ il parere del Pd che spara a zero sulla gestione delle società partecipate.
“Il tentativo – aggiunge il Pd – di reintrodurre un consiglio di amministrazione composto da tre a cinque persone al posto dell’amministratore unico, forzando la legge e il buon senso, è stato bloccato grazie alle proteste del gruppo del Pd, e alla fine la stessa maggioranza ha deciso di non presentare l’argomento in consiglio. Nel frattempo si sono spesi denari pubblici per modificare inutilmente lo statuto, e altrettanti ne verranno probabilmente spesi per riportarlo alla versione originaria. Ma cosa c’è dietro a questo tentativo apparentemente frutto solo di impreparazione e di incapacità da parte di chi dirige l’azienda? Forse un triplice obiettivo: mettere sotto tutela un amministratore unico ritenuto troppo debole o troppo forte? Creare qualche nuovo spazio (leggasi poltrona), a spese della comunità, per qualche fidato rimasto fuori dalla ripartizione degli incarichi? o cercare di sopire qualche malumore interno alla maggioranza? Sta di fatto – commenta il Pd – che l’operazione non è andata in porto, grazie soprattutto all’azione portata avanti dal Pd che ha evidenziato tutte queste incongruenze costringendo il sindaco a ritirare il punto, dopo che evidentemente aveva autorizzato la modifica dello statuto. Ancora più grave quello che sta accadendo nel Centro arti visive, dove c’è stata una netta spaccatura che ha portato di fatto alle dimissioni del consigliere di ArtigianArt di Pietrasanta. Il Centro, come detto dal rappresentante degli artigiani e come è sotto gli occhi di tutti, è completamente fermo da un anno e mezzo, senza idee, proposte ed azioni concrete se si esclude la memorabile iniziativa del tordello. Non vi sono ormai più al suo interno competenze e capacità relative al ruolo che dovrebbe svolgere. Chiediamo su questo argomento una immediata discussione e che venga detto alla città come stanno le cose”.