Daddio dopo il caso di Lido di Camaiore: “I nodi vengono al pettine”

“Il problema legato alle spese non pertinenti realizzate dai migranti con le carte prepagate date loro dalla Misericordia di Lido di Camaiore, dimostra tutti i limiti di questa forma di assistenza”. La pensa così il candidato sindaco Marco Daddio: “I nostri governanti – dice – hanno preso delle decisioni che potevano essere adatte per persone con la nostra cultura sociale, senza tenere conto però che i migranti hanno un background culturale diverso e che spesso cozza con il nostro modo di vivere e con i nostri valori. Non c’è da scandalizzarsi se la loro scaletta delle necessità è diversa dalla nostra, bisogna invece fargli capire che devono cercare di vivere da ospiti quali sono: rispettando la nostra cultura, apprezzando i nostri sforzi di rendere migliore la loro vita e mostrando gratitudine verso chi li ha accolti senza nessun obbligo se non quello morale”.
“D’altra parte – prosegue Daddio – questo non vuol dire che debbano sottostare ai nostri voleri, ma si chiede solo che mostrino quel rispetto verso chi ospita proprio di tutte le culture del mondo. Esprimo quindi tutta la mia solidarietà agli operatori della Misericordia del Lido e condivido la fermezza adottata dai responsabili del villaggio. Esprimo altresì un profondo disagio nel constatare che, a causa di questa ‘emergenza’, ai nostri concittadini indigenti non vengano assegnate quelle stesse risorse che vengono invece ‘trovate’ per questo tipo di assistenza sociale”.