Fdi: “Ferro nell’acqua del mercato ittico, il Comune dia spiegazioni”

Una concentrazione di ferro oltre la norma nell’acqua al mercato ittico: sono dati che l’Arpat aveva comunicato al Comune di Viareggio lo scorso 20 gennaio a cui l’amministrazione ha replicato chiedendo di disporrere ulteriori analisi sull’acqua potabile, come richiesto anche dall’agenzia regionale. Ma questo non basta secondo il circolo di Fratelli d’Italia di Viareggio, secondo cui si sarebbe dovuto agire “con urgenza” “Il 20 gennaio l’Azienda ha comunicato all’amministrazione comunale che l’acqua di rete che serve il Mercato risultava avere valori di ferro sopra la norma: 291 microgrammi/litro su un limite massimo consentito di 200 e chiedeva all’ente di effettuare immediate controanalisi. Il sindaco Del Ghingaro, responsabile sanitario del territorio che amministra – sostiene Fdi -, avrebbe dovuto con urgenza prendere provvedimenti, cosa che non ci risulta abbia fatto in quanto la delibera di affidamento delle controanalisi è stata emanata un mese dopo la comunicazione da parte dell’Asl, questo a fronte di un impegno di spesa che non ha richiesto di sbloccare chissà quali fondi (140,30 euro)”.
“Ancora una volta – attacca Fdi – l’amministrazione comunale ha perso l’occasione di informare nel modo corretto i cittadini e gli operatori. La questione non ci sembra da prendere sottogamba e sono diverse le domande alle quali il Sindaco Del Ghingaro e i suoi dovrebbero rispondere, ad esempio: perché è stato perso tutto questo tempo? Sono state effettuate le nuove analisi e, in caso affermativo, con quali risultati? Ci sono oggi rischi per la salute dei cittadini? E per gli operatori ci sono rischi come la chiusura del mercato che porterebbe loro ingenti danni economici? Dal 20 gennaio ad oggi, in definitiva, cosa è stato fatto? Ci auspichiamo che il Comune chiarisca la situazione e tolga ogni legittimo dubbio”.